Digiuno Intermittente, boom di consensi: attenzione non é per tutti

Il digiuno intermittente, benefici e controindicazioni
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Tra i regimi alimentari e di dieta più diffusi e conosciuti quello del digiuno intermittente, ma attenzione non è per tutti.

Tra i regimi alimentari e i percorsi di dieta di cui si sente sempre più spesso parlare il digiuno intermittente è uno dei più famosi e diffusi. Si tratta di un percorso nutrizionale basato su finestre temporali, per esempio 12-12: solitamente si termina di mangiare alle ore 20, dopo le quali sono concesse solo acqua e tisane, e si ricomincia alle 8 del mattino seguente.

Le valutazioni scientifiche hanno dato responso positivo su questo tipo di regime alimentare, ma non per questo è adatto per tutti. Infatti per alcune categorie, per esempio donne in stato di gravidanza o di allattamento, o quelle in corso di crescita, bambini, adolescenti, a parer scientifico, non è indicata, perché rallenterebbe i fattori di crescita.

Mai dimenticare che ogni percorso alimentare e di dieta è personale e soggettivo, varia in base alle esigenze e alle caratteristiche dell’individuo e va costruito con il supporto di personale medico specializzato, evitando in qualsiasi modo il fai da te, che in questi casi è solo fonte di danni e pericoli.

Il metodo del digiuno intermittente, benefici e controindicazioni

Secondo il dottor Stefano Erzegovesi, divulgatore scientifico ed esperto in nutrizione il regime del digiuno intermittente è molto valido. Bisogna tener conto che l’obiettivo non è digiunare ma un digiuno parziale, introdurre attraverso l’alimentazione, meno energia rispetto a quella che il nostro organismo richiede. Questo avviene nel cosiddetto giorno di magro, che prevede per esempio un’alimentazione basata unicamente su verdure.

Esiste poi il digiuno fisiologico, quello che il dottor Erzegovesi consiglia prima di procedere con ritmi più intensi, sempre da effettuare sotto il controllo di uno specialista, e che consiste nel più comune digiuno 12-12, come detto sopra, dalle 8 alle 20 la finestra temporale in cui assumere cibo, per 12 ore digiuno o assunzione di acqua e tisane.

Le regole del digiuno intermittente
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I benefici a livello cellulare

I benefici del digiuno intermittente sono rintracciabili soprattutto a livello cellulare. Il dottor Erzegovesi spiega come le cellule ritrovandosi in carenza di nutrienti si attrezzano per sopravvivere con ciò che hanno a disposizione, attraverso il loro serbatoio, iniziano a bruciare parti di cellula, scorie di vario tipo che si sarebbero autoeliminate attraverso il fenomeno dell’apoptosi, ecco che avviene un vero e proprio detox. 

Attraverso la regola del digiuno intermittente 12-12, l’organismo invia dei segnali che vanno a interrompere qualsiasi processo di costruzione, spiega il dottor Erzegovesi, quindi i segnalatori ormonali, quelli della crescita, rallentano e di conseguenza rallenta anche la crescita di processi infiammatori, che possono essere di tipo cronico o addirittura tumorale, una vera e propria formula di prevenzione, anche se ad oggi sono ancora molto pochi i dati della ricerca scientifica per considerare sicura e esistente una correlazione tra digiuno e tumore.