Bonus Edilizi, disastro totale: pioggia di licenziamenti in arrivo

Bonus Edilizi, disastro totale_ pioggia di licenziamenti in arrivo
Potrebbero esserci grossi problemi per svariati cantieri in Italia (Fonte: iStock)

Arrivano fortissime preoccupazioni per i bonus edilizi: l’Ance si è espressa, scopriamo tutti i dettagli e la possibile soluzione.

La situazione circa i bonus edilizi appare estremamente spinosa. Tutto nasce a seguito dell’approvazione del decreto legge riguardo la cessione dei crediti. Misura che non risolverebbe le problematiche circa i crediti legati ai bonus edili, secondo l’Ance.

Stiamo parlando di 19 miliardi di euro circa, questo denaro è già stato maturato, qualora non venga pagato le conseguenze sarebbero importanti per svariati cantieri e quindi, di conseguenza, anche per dei posti di lavoro.

Riportiamo i dettagli espressi direttamente dal vicepresidente di Ance, Stefano Betti, il quale in audizione nella commissione Finanze della Camera si è espresso.

Potrebbe essere un disastro per svariati cantieri

Numeri alla mano il rischio coinvolgerebbe 115mila cantieri nei lavori di ristrutturazione di immobili in tutta la nostra Penisola, con un numero che supera 32mila imprese e 170mila lavoratori, questi raddoppiano se prendiamo in considerazione l’indotto.

L’Associazione di fatto pone l’attenzione sulla sola soluzione possibile che considerano plausibile, ovvero quella di usare gli F24 per bilanciare i crediti maturati. Operazione utile anche per innescare un circolo di acquisti provenienti da parte di istituzioni e aziende statali.

Bonus Edilizi, disastro totale_ pioggia di licenziamenti in arrivo
Potrebbero esserci grossi problemi per svariati cantieri in Italia (Fonte: iStock)

Un decreto problematico e una situazione in stallo

Il vice presidente dell’associazione ribadisce che non è pensabile di sbloccare una situazione che sta vivendo una vera e propria fase di cancrena dopo tutto il tempo che è passato, con i mesi di cambi di normativa, arresti e riprese con inviti alle banche di acquistare.

L’impatto generale di questo decreto è un inevitabile arrivo verso la recessione dell’intero Paese, superando quindi di gran lunga l’annullamento di quella piccola crescita prevista dalle recenti stime da parte della Commissione Europea, le quali stabilivano una crescita di +0,8%. Detto questo conclude il vicepresidente che rimane quanto meno doveroso una riflessione da parte della classe politica sulla riqualificazione di strutture. Questo sarebbe importante per avere prontezza in anticipo e sarebbe utile a livello selettivo, considerando la funzione di aree della finanza pubblica disponibili. Oltre che l’eventualità di procedere con cessioni per alcuni specifici soggetti, ad esempio gli incapienti e di interventi.