Nona balena morta in due mesi, allarme rosso: cosa succede in New Jersey

Balena megattera spiaggiata sulla costa del New Jersey (fonte: ilmondo-rivista.it) – newsecologia.it

Ci ritroviamo a discutere di un altro caso di allarme ambientale. La mortalità delle balene in New Jersey.

Cosa accade in New Jersey sotto il profilo ambientale? La situazione è da allarme rosso. Siamo infatti arrivati a riscontrare il nono decesso tra le balene in circa due mesi. Il fenomeno di moria delle balene ha indotto gli ambientalisti, oltre alle autorità locali, a voler fare luce sulla vicenda. L’ultima balena è stata ritrovata arenata sulle coste di Manasquan, località costiera del New Jersey.

Sommando tale ultimo caso con i precedenti, ne sono state trovate 9 solo nell’ultimo periodo, sulle coste statunitensi, fra New York e New Jersey. Vediamo tutte le implicazioni della vicenda.

La mortalità delle balene e gli sviluppi sul caso

La balena trovata da ultimo è stata trasportata fino alla discarica del centro abitato per un’autopsia sul posto. In particolare, si cerca di risalire alla causa della morte attraverso le rilevazioni sui campioni tessutali estratti. Il che corrisponde a quanto dichiarato da un portavoce di Noaa Fisheries, membro del National Oceanographic e di Atmospheric Administration.

I 9 casi segnalati negli ultimi due mesi sono emblematici, dato l’arco di tempo così ristretto, ma non sono casi isolati rispetto ad altri. È infatti fin dal 2016 che vengono rilevati casi del genere e si cerca volta per volta di raccogliere nuovi elementi come per comporre un districato puzzle.

Di sicuro la mortalità dei vari esemplari di balena deve avere una causa comune. Finora una parte degli attivisti ambientalisti e i conservatori hanno attribuito la dinamica a quanto avvenuto sul fronte dello sviluppo dei progetti eolici off-shore. Ma finora i funzionari federali hanno respinto tali ipotesi, sostenendo un’insufficienza di prove al riguardo.

Le autorità dispongono l’effettuazione di autopsia per risalire alla causa del fenomeno (fonte: greenreport.it) – newsecologia.it

La situazione fra accuse e sospetti

Non ci sono, in particolare, prove che siano state le turbine eoliche a determinare quanto accaduto. Lo stesso Noaa Fisheries appare su questa linea. Il fenomeno è di dimensioni spaventose, se si considerano tutti i casi di ritrovamenti di balene dal 2016 a oggi su tutta la fascia costiera orientale degli Stati Uniti. Parliamo in totale di 178 casi, e quel che si sa fino ad ora è di come il 40% di essi sia stato determinato da una causa tristemente nota.

Si tratta dell’impigliamento accidentale delle balene, in attrezzature usate dai pescherecci. Vi è comunque il 60% circa di casi che non ha trovato, sino a questo momento, una spiegazione logica. Anche se il progetto eolico off-shore sviluppatosi in vari punti sulla costa non è ritenuto da molti come incolpevole, e quei molti chiedono giustizia alle autorità, ai fini di un ridimensionamento del progetto.