“Fuoriuscita di petrolio e perdite di gas”: esperti in allarme, a rischio tutto l’ecosistema marino

_Fuoriuscita di petrolio e perdide di gas__ esperti in allarme, a rischio tutto l'ecosistema marino
Fuoriuscite di petrolio in Venezuela: situazione allarmante.(Fonte: iStock)

Diramato il rapporto dall’Osservatorio di ecologia politica: nel 2022 in Venezuela 86 perdite di petrolio e gas.

I dati parlano chiaro e non sono affatto incoraggianti. Dall’Osservatorio di ecologia politica è emerso che sono sotto minaccia svariati ecosistemi marini, nei Caraibi e nel lago Maracaibo.

Questo perché in Venezuela si trova uno dei più grandi giacimenti di riserve di petrolio greggio e gas naturale di tutto il globo.  Per 2 anni, l’Osservatorio in questione ha tenuto sotto controllo le segnalazioni proprio sui versamenti di petrolio di del Paese. Vediamo nel dettaglio quanto è emerso.

Dati preoccupati sugli sversamenti in Venezuela nel 2022

Come riferisce il portale greenme, l’Osservatorio di ecologia politica ha raccolta dati che lasciano interdetti. Secondo alcune analisi sui dati registrati dal mese di gennaio fino a dicembre, il 2022 è stato un anno disastroso per quanto riguarda le segnalazioni di sversamenti di petroli che hanno raggiunto quota 86 totali.

Stando ai numeri del 30 novembre 2022 si erano registrati 77 sversamenti, considerando che il medesimo periodo del 2021 erano stati riscontrati solo 73 situazioni. Questo ci suggerisce una crescita in fatto di segnalazioni. È emerso inoltre che i Paesi di Zulia e Falcón sono quelli che hanno avuto più situazioni di questo tipo, nello specifico il primo 31 e l’altro 29.

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Fuoriuscite di petrolio in Venezuela: situazione allarmante.(Fonte: iStock)

Fuoriuscite di petrolio e gas, cosa si rischia

Secondo questo rapporto, le fuoriuscite sono la conseguenza di infrastrutture datate e di una carenza in regolamenti che si occupino dell’industria petrolifera del Venezuela. Ci sono diverse raffinerie di petrolio e impianti di stoccaggio che sono situati ad una distanza di meno di 50 km rispetto zone protette, stando ad un’indagine USAID. Talvolta la distanza è anche minore, a meno di 10 km. Motivo per il quale quando capitano situazioni simili, passano diversi giorni prima che venga di fatto eseguita la pulizia.

Queste situazioni non sono da sminuire perché sono un grave problema di carattere socio-ambientale che si riversa direttamente sia sugli ecosistemi marini che terrestri. In questo modo ad essere colpito è anche il settore agricolo con perdite in raccolto e animali.

Considerando l’Opec, questo Paese possiede circa 300 miliardi di barili di riserve di petrolio e 5,5 miliardi di barili di riserve di gas naturale. Nel 2022 ha prodotto circa 600 mila barili ogni giorno e quest’anno potrebbe produrre anche di più grazie alle nuove disposizioni in fatto di sanzioni. Gli esperti in tal senso affermano che qualsiasi iniziativa che incentivi o avvii la produzione di petrolio porterà dei rischi rispetto a incedenti del genere.