Gennaio 2 bonus in arrivo sulla busta paga, di cosa si tratta

Il 2023 è ricco di novità! A gennaio per i lavoratori ci saranno 2 importantissimi bonus. Scopriamo come funzionano e a chi sono rivolti.

Il 2023 è iniziato da pochissimo e ha tutto l’aspetto di avere ricche novità! In particolare ci saranno tantissimi lavoratori che potranno trovare all’interno della propria busta paga delle soprese. In particolare per i lavoratori che hanno un tipo di contratto collettivo, dato che il compenso che verrà potrà avere addirittura 2 bonus al suo interno!

Gennaio 2 bonus in arrivo sulla busta paga, di cosa si tratta
(Fonte: iStock)

Quest’incredibile opportunità è dettata non solo dal governo ma anche dal calendario. Infatti dato che il 1 gennaio è stato un giorno di festa ed è avvenuto anche di domenica, rientra perfettamente nella busta paga come festività non goduta.

In busta paga questo gennaio avremmo addirittura 2 bonus

Altro aspetto che farà accrescere lo stipendio di gennaio è il taglio del cuneo fiscale. Il 2023 infatti vedrà attivarsi proprio sugli stipendi dei lavoratori italiani, lo ha disposto il governo il quale si è impegnato a renderlo attivo.
Quando parliamo di cuneo fiscale ci riferiamo alla differenza tra il costo totale supportato dal datore di lavoro e la paga netta del lavoratore dipendente. Di fatto è stato introdotto nella Legge di Bilancio, motivo per il quale avremo un altro bonus in busta paga!

Ma cerchiamo di essere concreti, di quanto stiamo parlando a livello di extra? E soprattutto: chi saranno i beneficiari di questa doppia misura? Bisogna ribadire che queste 2 diposizioni possono essere beneficiate da quei lavoratori dipendenti che hanno un tipo di contratto collettivo. Infatti non sono compresi i lavoratori con Partita Iva e gli indipendenti.

Per quanto riguarda l’ammontare, dato che il 1 di gennaio è stato una doppia giornata di festa, sia capodanno che domenica, rientra come festività non goduta, secondo la legge. In queste circostanze il lavoratore gli spetta una seconda retribuzione che corrisponda all’aliquota del giorno.

I parametri che dispongono la cifra sono dettati dai contratti di riferimento, tendenzialmente sono i lavoratori con lo stipendio del mese, ammonta ad 1/26esimo del reddito totale.
Per il taglio del cuneo fiscale, lo sgravo sulla percentuale dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore è del 2%. Gli stipendi mensili che arrivano a 2.692 euro, quindi di 35.000 euro lordi annui, inclusa la tredicesima.

I redditi considerati su 13 mesi, non devono superare i 1.923 euro il taglio subisce un ulteriore incremento di un punto percentuale, quindi arriviamo al 3%. Gli incrementi del 2023 con il taglio del cuneo fiscale saranno:

  • 10 euro per 1.000 euro lordi;
  • di 13 euro per 1.300 euro;
  • 15 euro per 1.500 euro;
  • 17 euro per 1.700 euro;
  • 19 euro per 1.900 euro.