Bollette, finalmente a gennaio saranno più basse, di quale utenza si parla e perché

Finalmente una bella notizia sul fronte bollette: a gennaio saranno inferiori in Italia, scopriamo insieme tutti i dettagli!

Complici le temperature contenute e l’ondata di vento dell’Europa settentrionale e gli stoccaggi pieni: sembra proprio essere arrivato il momento per i costi dei consumi di placarsi. Giorni fa nella Borsa principale dove avviene lo scambio del gas è stato registrato un abbassamento di prezzo, arrivando a 64 euro al Megawattora.

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(Fonte: iStock)

Stiamo parlando di una percentuale dell’11% inferiore rispetto al giorno precedente, questi numeri non si vedevano dal 2021, i mesi prima dell’inizio della guerra in Ucraina, sono dati importantissimi!

Bollette: finalmente scendono

Davide Tabarelli di Nomisma Energia ha spiegato che le bollette del mese di gennaio 2023 saranno più base del 30%. L’abbassamento delle quotazioni energetiche producono delle conseguenze tangibili: infatti nel continente europeo l’inflazione sta iniziando a scendere.

Considerando che in Francia nel mese di dicembre i costi avevano visto un abbassamento pari al 0,1% arrivando ad un caro vita del 5,9%, basti pensare che era al 6,2% a novembre. Invece in Germania l’inflazione si è abbassata di 0,8%  in un unico mese, fattore che ha influenzato l’indice annuale, passando dal 10% all’8,6%. Invece in Spagna la crescita dei costi si è fermata. Ora tocca all’Italia!

I mercati stanno iniziando a puntare su un’abbassamento dell’inflazione, le Banche potranno allentare la loro stretta! Ma i segnali sono ambivalenti, secondo i verbali della Fed si nota che questo anno non ci saranno dei tagli ai tassi, aumenteranno ancora considerando che l’economia è in ripresa.

A tal proposito i professionisti che si occupano di economia della Banca centrale Europea hanno tentato di portare una certa quiete rispetto al debito del nostro Paese. È stato pubblicato sul blog della Banca centrale europea che non parla in modo esplicito dell’Italia, anche se qualcuno legge un chiaro riferimento. Di fatto spiegano che l’inflazione sembra migliorare in alcuni punti, ad esempio nel rapporto debito-Pil e le entrate fiscali. Considerando insomma, il debito pubblico sostenibile.