Manovra 2023: ecco le 12 sanatorie in arrivo dal governo

Dentro la Legge di Bilancio 2023 ci sono una serie di sanatorie desiderate dall’esecutivo, nella speranza di agevolare i cittadini: scopriamole insieme!

La manovra di questo governo porta con sé 12 sanatorie, troviamo una serie di cambiamenti che il governo spera possano andare incontro ai cittadini. Possiamo notare varie disposizioni che puntano ad alleggerire il cittadino: rottamazioni delle cartelle, condoni per chi non ha dichiarato i propri redditi nella dichiarazione, criptovalute e tanto altro!

Manovra 2023_ ecco le 12 sanatorie in arrivo dal governo
(Fonte: iStock)

Queste 12 sanatorie sono una miscellanea di cambiamenti che potranno togliere dei pesi e qualche cittadino, non perdiamo tempo e scopriamole tutte!

Sanatorie in arrivo: scopriamole

La prima riguarda la rottamazione delle cartelle inferiori ai 1000 euro, consegnate alla riscossione nel periodo che va dal 2000 al 2015. Gli enti locali a tal proposito però devono ancora confermare.

La rottamazione non coinvolge solamente le cartelle ma anche le sanzioni stradali. Non ci saranno interessi e multe e l’aggio. In poche parole, si depongono le cifre dovute a titolo di capitale e rimborso di quelle spese per gli iter esecutivi e di notifica della cartelle. Si può pagare in una sola rata entro la data del 31 luglio 2023 o scegliere una rateizzazione di 18 trance, aggiungendo una percentuale del 2%.

Proseguiamo con le criptovalute: è stato stabilito un regime fiscale per chi guadagna dalle criptovalute. Solamente coloro che hanno raggiunto 2mila euro all’anno non verranno tassati. Disposta una sanatorie per redditi passati e per chi vuole aderire alla regolarizzazione fino al 31 dicembre 2021.

Controversie tributarie pendenti al 1 gennaio: coinvolge tutti i giudizi di 1 grado, si procede con la pace qualora si versi il 90% delle imposte. Per il 2 grado c’è un versamento del 40%, qualora la sentenza del 1 sia favorevole. Qualora la sentenza di 2 grado sia positiva si paga il 15% delle imposte. Dinnanzi alla Cassazione il cittadino che vinto versa il 5%.

Rinuncia semplificata: con la sanatoria per la rinuncia è possibile entro il 30 giugno 2023 rinunciare alle controversie tributarie, dove è parte l’agenzia delle Entrate e sono pendenti in Cassazione. Insieme alla rinuncia è previsto un versamento delle cifre per le imposte, interessi e accessori, le multe sono contenute.

Chi ha ricevuto un avviso bonario perchè sono emersi errori durante i controlli del Fisco è possibile ottenere degli iter semplificati per le cifre, può essere contestato l’avviso basta che il tutto sia fatto prima della scadenza.

Condono, irregolarità e tanto altro

Irregolarità al 31 Ottobre: possono essere sanabili tutte le infrazioni formali che non influenzano la base imponibile per le imposte su redditi, Iva, Irap e sui versamenti di questi. Per eliminare l’errore si versa una cifra forfait di 200 euro.

Atti di accertamento, prevedono un agevolazione basta che non siano impugnati e non scaduti. Le multe sono minori e gli accertamenti e processi verbali di contestazione possono essere presentati entro il 31 marzo 2023.

Liti pendenti: la sanatoria è prevista qualora il ricorso sia stato notificato dall’Agenzia o uffici tributari entro la data del 24 aprile 2017.

Ravvedimento: per coloro che non hanno dichiarato, o hanno sbagliato la dichiarazione dei redditi del 2021-2022 possono ravvedersi. Basta pagare 1/18esimo del minimo della multa, imposta ed interessi.

Versamenti: si potrà procedere con la regolarizzazione dell’omesso o carente versamento, si parla dei tributi amministrati dall’Agenzia delle Entrate. Si può procedere con il saldo con un’unica imposta, senza mute e interessi, basta procedere entro il 31 marzo 2023. Oppure è prevista una rateizzazione di 20 rate trimestrali, della stessa cifra.

Condono per le società calcistiche: il condono coinvolge i debiliti congelati. L’importo da pagare è di 800 milioni di euro e circa 500-600 milioni sono per le società sportive della serie A.  La misura considera una rateizzazione in 5 anni. Basta versare un’unica soluzione per non incorrere nella sanzione, chi supera la data di scadenza dovrà pagare una penale del 3% e saldare in 3 rate entro 7 giorni dopo che entrerà in vigore la legge.