Covid: Griphon la nuova variante che sta mettendo in crisi la Cina

La preoccupazione dei virologi è sempre maggiore non tanto per la variante che sta girando in Cina ma per il contesto in cui questo sta accadendo!

I virologi pongono le loro preoccupazioni non tanto per l’aggressività della variante Covid che sta girando in Cina ma proprio per lo scenario in cui questo si sta sviluppando. È l’ennesima variante del virus che conosciamo, ma è la politica Zero Covid che preoccupa.

Covid_ Griphon la nuova variante che sta mettendo in crisi la Cina
(Fonte: iStock)

Massimo Ciccozzi, professore di Epidemiologia al Campus Biomedico di Roma ha dichiarato che è una forma che combina 2 sottovarianti dell’Omicron 2 e nulla fa presagire che sia più aggressiva rispetto alle altre che girano.

La variante che sta circolando in Cina

I dati parlano chiaro, nel 2022 ci sono stati numeri alti rispetto ad una situazione tendenzialmente protetta. Nella patria cinese però la situazione è differente, l’approccio politico denominato zero Covid che ha continuato ad esserci fino ad un mese fa ha creato una situazione ideale per la circolazione del virus.

Tra la poca diffusione dei vaccini e la loro scarsa efficacia, in Cina si è creato uno scenario che ha introdotto le condizioni perfette per la circolazione del virus. Una differenza notevole, rispetto alla situazione italiana e gli effetti si vedono proprio sui cittadini, ha dichiarato Giovanni Di Perri, immunologo e direttore del Dipartimento di malattie infettive dell’Università di Torino.

L’elevata diffusione del virus è preoccupante di per sé, perchè permette la nascita di eventuali nuove varianti del virus. Ma non esistono degli indicatori che possano suggerire Gryphon sia più aggressivo rispetto ad altre varianti. I ll Professor Perri ha sottolineato che non c’è nulla che può far pensare che il virus abbia cambiato il suo percorso di diventare più trasmissibile e meno aggressivo. Aggiungendo che le varianti più aggressive rientrino ormai nella storia del virus, considerando la Delta. Si sono sviluppate nelle prime fasi della pandemia in scenari molto diversi rispetto quelli odierni. Il Professor Ciccozzi spiega che le nuove varianti potranno sfuggire alla protezione del vaccino, ma che ad oggi stanno già nascendo vaccini polivalenti, che permettono di avere una copertura più estesa.

Semplicemente, in quei Paesi dove la campagna di vaccinazione è stata fatta e protratta, le conseguenze del virus sono meno gravi. Oltre al fatto che del grande lavoro offerto dai farmaci virali. I modi per gestire la diffusione del virus è di non lasciare la campagna vaccinale con i suoi richiami e rimanere allerti sul sequenziamento.