Covid: da Pechino arriva la nuova variante, parlano già di nuova pandemia, cosa ci aspetta?

Variante Covid - Fonte AdobeStock
Variante Covid – Fonte AdobeStock

Da Pechino arrivano notizie poco incoraggianti sul fronte Covid, siamo di fronte ad una nuova pandemia?

Sembra che una nuova variante stia preoccupando non poco gli esperti soprattutto perché sta prendendo il sopravvento rispetto agli altri ceppi.

Abbiamo appena imparato a gestire la pandemia dovuta al Covid attraverso le norme sanitarie e l’uso dei vaccini, ma sembra che quest’incubo sia destinato a durare ancora a lungo a causa delle varianti attualmente in circolazione e in particolare a preoccupare è la Gryphon – recentemente divenuta oggetto di dibattito tra gli esperti.

Nonostante ancora non ci siano conferme vere e proprie, questo particolare ceppo avrebbe provocato un aumento incontrollato dei casi in Cina – paese da cui purtroppo arrivano pochissime notizie – e sembrerebbe che si stia diffondendo anche in Europa. Purtroppo sono molti i particolari a preoccupare, anche al di là della facilità con cui si sta diffondendo – si stima che ad oggi sia predominante rispetto alle altre varianti.

Covid, perché la nuova variante preoccupa gli esperti?

Nonostante insomma da Pechino arrivino pochissime informazioni riguardo l’epidemia Covid, gli esperti parlano di una nuova impennata di casi dovuta ad una variante che in questi giorni sta preoccupando notevolmente i virologi, ovvero la Gryphon (o XBB) – un ceppo che secondo gli ultimi dati forniti da diversi paesi (e che è possibile controllare sul sito Our Word in data) sarebbe diventata predominante anche rispetto alle altre varianti.

Variante Covid - Fonte AdobeStock
Variante Covid – Fonte AdobeStock

Ciò che preoccupa maggiormente non è però soltanto l’indice di contagio ma il fatto che la mutazione avvenuta, chiamata F486P, permette purtroppo una maggiore diffusione dovuta soprattutto al fatto che sfugge agli anticorpi generati sia in caso di infezione da Omicron 5 che alla somministrazione dei vaccini. Inoltre il suo legame con il recettore Ace2 sarebbe più forte e la proteina Spike ha delle mutazioni che permettono ai suoi “artigli” di agganciarsi con maggiore forza alle cellule.

Secondo il genetista Massimo Zollo – coordinatore della Task force Covid del Ceinge a Napoli – il virus sta migliorando la sua capacità di replicarsi per cui, al di là della sintomatologia, è preoccupante in termini di una nuova ondata di casi.

Secondo gli esperti, che tuttavia non possono fornire dati più sicuri al momento dovuta alla mancanza di informazioni da parte della Cina, sarebbe bene monitorare con attenzione la situazione per cercare di capire cosa potrebbe accadere nei prossimi mesi e studiare un nuovo vaccino che possa aggredire al meglio anche questa variante.