INFLUENZA AUSTRALIANA, TENIAMOCI PRONTI: MEZZA ITALIA SARA’ A LETTO

Attenzione all’intensità della febbre, potrebbe trattarsi di influenza australiana – newsecologia.it

In arrivo la nuova forma influenzale, che stavolta proviene dall’Australia. I picchi di contagio previsti si rivelano alti, tanto che una percentuale prossima alla metà della popolazione in Italia potrebbe risultarne, a turno, colpita.

L’influenza australiana è già diffusa in Italia, anche se si è ancora lontani dai picchi in previsione. I dati per ora parlano comunque chiaro: 672.000 italiani a letto con tale forma influenzale e solo nell’ultima settimana.

Il Direttore del Dipartimento di Prevenzione del Ministero della Salute, Giovanni Rezza, ha dichiarato al Corriere della Sera che il picco potrebbe subentrare già prima di febbraio.

Gli ulteriori dettagli e i dati sulla diffusione

I bambini sono tra i soggetti più colpiti dagli effetti – newsecologia.it

Si prevedono purtroppo anche casi ad alta intensità per questa nuova diffusione virale. E l’attenzione si pone con riguardo in particolare a quelli che sono i soggetti fragili. Si tratta, in ultima istanza, per gli ultimi virus diffusi, di “virus bizzarri” come lo stesso Rezza li ha definiti, quindi più potenti del solito.

Secondo le parole del Direttore dipartimentale, i bambini fra 0 e 2 anni d’età sono dei soggetti molto esposti, poiché per nulla immunizzati, non avendo potuto avere a che fare prima con virus del genere. La sintomatologia è simile per quella riscontrata con un’influenza tradizionale, più che altro si parla di un’intensità superiore, oltre alla preoccupazione per i soggetti più esposti, non soltanto bambini.

La febbre in tal caso si rivela molto alta, con tendenza a salire, e, per il resto, mal di gola, dolore alle ossa, inappetenza, raffreddore. In totale, i sintomi dovrebbero manifestarsi per 5 giorni in media. In ogni caso, a parte l’attenzione da riservare ai soggetti più deboli, in caso di una persistenza della febbre, si fa sapere di come non sia normalmente il caso d’allarmarsi.

Gli altri soggetti esposti, a parte i bambini da 0 a 2 anni, quelli con più patologie, i cd. fragili. Si consiglia, per tutti questi soggetti, la vaccinazione. Per i bambini da 6 mesi a 2 anni disponibile il vaccino spray, così da poter evitare l’iniezione con l’ago. I soggetti fragili, poi, sarebbero soggetti anche al rischio di complicanze, che in molti casi potrebbero risultare fatali.