Allerta alimentare: Eurospin richiama un prodotto

Prodotto ritirato da Eurospin - Fonte AdobeStock
Prodotto ritirato da Eurospin – Fonte AdobeStock

La nota catena di supermercati Eurospin è stata costretta a lanciare l’allerta alimentare e a richiamare un prodotto.

Fate dunque molta attenzione al numero di lotto presente sulla confezione e non esitate a riportare indietro il prodotto.

Ancora una volta dobbiamo soffermarci sull’allerta alimentare e sulle contaminazioni dei prodotti venduti anche dalle catene più note. In queste ore infatti il Ministero della salute ha segnalato il richiamo di un alimento venduto nel noto supermercato Eurospin a causa di un agente dannoso per la salute. Vediamo qual è il prodotto “incriminato” e cosa comporta alla salute.

Richiamato lotto di un noto prodotto venduto da Eurospin

Solitamente i prodotti venduti nei supermercati sono più che controllati per tutelare la salute degli acquirenti, ma le contaminazioni purtroppo possono sempre presentarsi anche nei marchi più noti. Questa volta infatti il Ministero della salute ha segnalato il richiamo dal commercio un prodotto che è possibile acquistare da Eurospin.

Focacce ritirate da Eurospin - Fonte AdobeStock
Focacce ritirate da Eurospin – Fonte AdobeStock

Si tratta in particolare di un lotto di focacce a marchio Tre Mulini a causa della contaminazione da tossine – e per la precisione ocratossina A. Il prodotto, venduto in confezioni da 200 grammi con il numero di lotto 223740 e con un termine minimo di conservazione datato al 13.01.2023. Il prodotto è stato prodotto per Eurospin dalla nota azienda Fartons Polo con sede a Valencia, in Spagna.

Ovviamente il Ministero ha specificato non solo di non consumare il prodotto per non correre rischi ma anche di riportarlo indietro nel punto vendita in cui è stato acquistato per poter ottenere una sostituzione o anche un rimborso. Se dunque avete acquistato questo prodotto non esitate a controllare il numero di lotto ed eventualmente a restituire l’articolo in negozio.

È bene precisare inoltre che l’assunzione eccessiva dell’ocratossina A, appartenente alla famiglia delle muffe, può comportare seri danni ai reni e potrebbe compromettere anche la salute degli immunodepressi e dei neurotossici. Proprio per questo il regolamento europeo n. 123/2005 ha stabilito che il valore massimo che può essere riscontrato nelle analisi è di 2 microgrammi per litro – il riferimento ai liquidi è dovuto al fatto che spesso questa tossina si trova nel vino.