Pensione anticipata contributiva: esci a 64 anni, cosa devi fare per non perderla

Scopriamo cos’è la pensione anticipata contributiva, i requisiti per richiederla e le differenze che ci sono per genere!

In attesa della Legge di Bilancio del 2023  del nuovo governo Meloni, e in attesa nello specifico della Riforma Pensioni che vedremo tra fine 2023 e inizi 2024 con nuove disposizioni per quanto riguarda il prepensionamento in graduale sostituzione della Legge Fornero. Per l’anno prossimo rimangono le forme agevolate delle precedenti riforme. Ma scopriamo come

Pensione anticipata contributiva esci a 64 anni, cosa devi fare per non perderla
(Fonte: AdobeStock)

Andare in pensione in anticipo potrebbe essere davvero possibile, sarà consentivo uscire dal mondo del lavoro senza aspettare di aver raggiunto i canonici requisiti di età anagrafica: questa è una delle ipotesi quando si parla di pensione anticipata contributiva.

Pensione anticipata contributiva: i requisiti e cosa cambierà

I requisiti per ottenere la pensione anticipata contributiva differiscono per genere. Ma ci sono comunque delle caratteristiche standard per tutti: scopriamole insieme.

  • aver compiuto 64 anni di età anagrafica;
  • aver maturato 20 anni di contribuzione effettivamente versata (obbligatoria, volontaria, da riscatto), ad eccezion fatta per quella accreditata figurativamente;
  • aver maturato assegno pari almeno a 2,8 volte l’assegno sociale.

Queste caratteristiche assicurate presso l’INPS per i dipendenti, anche del pubblico impiego, e autonomi. È cruciale affermare che questa disposizione è solamente per quei lavoratori che non hanno raggiunto l’età anagrafica per la pensione anticipata canonica ma che rientrano nel sistema contributivo. Nello specifico ci riferiamo:

  • nuovi assunti dal 1996, quindi senza anzianità contributiva in questa data. Per usare i contributi versati prima, rispetto al 1 gennaio del 1996 si può procedere con un cumulo di contributi in Gestione Separata (la pensione sarà completamente calcolata tramite il contributo);
  • con anzianità contributiva sotto ai 18 anni al 31 dicembre 1995, basta che si abbiano anche 15 anni di contribuzione versata, tra cui 5 dopo il 1995.

Non sono contemplate finestre mobili, vale a dire al raggiungimento di questi requisiti si comincerà ad ottenere la pensione, senza slittamenti per quanto riguarda l’erogazione del rateo pensionistico.