Inquinamento: il punto della situazione nella Giornata Mondiale dell’Ambiente
Codice rosso negli Stati Uniti. Emergenza climatica nel Regno Unito. “Voglio che ti lasci prendere dal panico” minaccia Greta Thunberg in Europa. In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, le Nazioni stanno provando a capire che cosa sta accadendo e cosa possono fare.
Il team delle Nazioni Unite ha pubblicato il suo rapporto storico l’anno scorso. I funzionari, hanno chiesto agli scienziati di esaminare gli effetti di un aumento della temperatura di 1,5 °C sopra i livelli preindustriali. Finora i negoziati sul clima si sono concentrati su 2 °C di riscaldamento al di sopra dei livelli preindustriali, la soglia accettata per i più gravi effetti dei cambiamenti climatici per iniziare a dare il via.
Il rapporto riconosce che molti di questi effetti arriveranno prima al limite di 1,5 °C. I dati hanno messo in guardia da un mondo che sta peggiorando. A lungo andare si vivranno la crisi alimentare, gli incendi e la distruzione di massa delle barriere coralline, entro il 2040.
Se le temperature continuano a salire, gli scienziati hanno avvertito che a 2 °C di riscaldamento sarebbe necessaria un’evacuazione sproporzionatamente rapida di persone che vivono ai tropici, rendendo irrilevanti i confini nazionali.
Cambiamento di uno stile di vita: possibile soluzione?
Cambiare il proprio stile di vita è difficile, ma dovremo farlo per il bene delle generazioni future. Il nostro attuale stile di vita consumistico incarna il furto intergenerazionale che sta privando il diritto alla vita delle generazioni future. Dobbiamo smettere di guardare le nostre abitudini con orgoglio: sono esse i primi criminali del clima. Cercare di fare del nostro meglio per ridurre la nostra impronta ecologica è un buon modo per iniziare la nostra lotta per il pianeta.
In tal verso, il ruolo della società è fondamentale. Possiamo cambiare noi stessi come individui, rispondendo a esortazioni e suggerimenti per rendere più ecologica la nostra vita. Ma è sufficiente? Il capitalismo e il libero mercato ci hanno insegnato che le persone rispondono agli incentivi, rendono il loro interesse personale lavorare duro.
Allora perché stiamo ancora facendo affidamento sulla buona volontà delle persone per salvare il pianeta? Forse bisogna essere consapevoli che l’interesse personale è socialmente costituito. Il nostro sistema ha creato individui con molte ambizioni e pochissime visioni. Da qui il cambiamento del sistema, prima ancora del cambiamento climatico.
L’aiuto dei Governi
Questa crisi ha bisogno di un’azione collettiva; dobbiamo porre domande difficili e costringere i responsabili dei Governi dei vari Stati a fare politica per l’interesse generale di questo pianeta, dando una possibilità alle generazioni future. Il rapporto delle Nazioni Unite citato in precedenza afferma che l’azione aggressiva necessaria per salvare il pianeta è politicamente non realistica.
Sconfiggere il cambiamento climatico e preservare una parvenza di vita così come lo conosciamo su questo pianeta richiederà molto lavoro. Cerchiamo di affrontare il cambiamento climatico con la sincerità e lo sforzo che merita, andando oltre il semplice servizio. Anche se la strada da percorrere è difficile, sarà pur sempre raggiungibile.