Cambiamento climatico: come affrontarlo? Impariamo dai preistorici

Quale sarà la fine per il nostro mondo a causa del cambiamento climatico? Saremo in grado di adattarci e sopravvivere? Sembra strano, eppure il passato è una buona guida per il futuro. Gli esseri umani hanno già vissuto cambiamenti climatici nel passato che hanno trasformato il loro ambiente. Pertanto studiare la loro risposta potrebbe dirci qualcosa sul nostro destino.

Cosa ci insegna la storia

Le popolazioni e le culture umane si estinsero e si sono sostituite in tutta l’Eurasia negli ultimi 500.000 anni. La popolazione preistorica è stata esposta ai cambiamenti climatici che hanno cambiato l’ambiente naturale.

Gli scienziati hanno esaminato la regione intorno a Lione, in Francia, e immaginato come i cacciatori dell’età della pietra 30.000-50.000 anni fa sarebbero andati via via dopo il cambiamento ambientale. Quando il clima si è riscaldato col passare dei secoli, gli alberi si sono infittiti, creando boschi folti. Per quanto questo potesse sembrare un aspetto negativo, c’è stato anche il vantaggio che gli esseri umani hanno cambiato le loro abitudini di cacciare, in meglio.

Il modo in cui questi cambiamenti hanno influenzato il comportamento di caccia di una popolazione ha contribuito a far prosperare, a far migrare o a far adattare la specie umana. L’abilità dei cacciatori di rilevare la preda a distanze diverse e in ambienti diversi ha pertanto portato al dominio umano sulle altre specie animali.

Sopravvivere nell’età della pietra virtuale

Per venire a capo di questa cosa, gli scienziati hanno utilizzato la realtà virtuale. Gli esperti hanno progettato un ambiente di videogiochi e chiesto ai volontari di andare a caccia di cervi rossi al suo interno. Il mondo che hanno esplorato è cambiato ad oltranza. Mentre il clima si raffreddava, la foresta si riscaldava.

I partecipanti potevano avvistare i cervi a una distanza maggiore sia nei pascoli che nei boschi, quando la densità della vegetazione era la stessa. Man mano che la vegetazione diventava più fitta, il partecipante aveva maggiore difficoltà di individuare la preda a distanze maggiori in entrambi gli ambienti, ma più ancora nei boschi. Le persone hanno affrontato una realtà similare a quella vissuta dagli uomini preistorici. Ivi incluse lotte al riscaldamento del clima. In tal modo sono emerse delle risposte umane al cambiamento.

Mentre il clima si riscaldava e gli ambienti boschivi si diffondevano, trovare la preda diveniva sempre più difficile. Il cambiamento ambientale strisciante non ha influenzato la performance dei cervi durante l’esperimento fino a quando una certa soglia di foresta non ha ceduto il passo ai prati o viceversa. Il che ha portato un rallentamento dei cervi e una più facile performance di caccia dell’uomo.

Ecco quanto conludono gli esperti. Gli effetti del cambiamento climatico sulle popolazioni umane potrebbero non essere intuitivi. I nostri stili di vita potrebbero continuare a funzionare fino a un certo punto. Ma quel momento di crisi, quando arriverà, determinerà spesso il risultato: adattarsi, muoversi o morire. E sicuramente, tra le tre soluzioni, impareremo ad adattarci.