Imprese e pulizia, come orientarsi nella scelta di un’idropulitrice

Non solo i privati, ma spesso e volentieri anche le aziende, hanno la necessità di acquistare un’idropulitrice. Prima di procedere con l’acquisto, è bene considerare un gran numero di fattori che, se considerati in modo corretto, possono aiutare a comprare il modello più adatto per le proprie esigenze.

In commercio ci sono tantissime tipologie di idropulitrici e anche sul web stanno aumentando sempre di più i portali che consentono di scegliere tra un’ampia gamma di modelli di idropulitrice, cercando magari di andare alla ricerca di soluzioni che riescono a garantire un buon livello qualitativo e di efficienza e un prezzo alla portata, che rientra perfettamente nel budget che si è stabilito in precedenza.

Quali sono le caratteristiche principali delle idropulitrici

La prima caratteristica a cui fare riferimento prima dell’acquisto di un’idropulitrice è certamente la pressione. La misurazione di questo elemento avviene in bar, un’unità di pressione nel sistema CGS. Giusto per fare un esempio, provate a pensare come una canna dell’acqua da usare in giardino può toccare una pressione fino a 20 bar. Invece, un buon modello di idropulitrice parte da un minimo di una ventina di bar e si può spingere anche ad almeno 100 bar come pressione massima. È chiaro che tale aspetto non fa altro che ricollegarsi alla potenza di tale macchinario: maggiore è il quantitativo di bar e più potente sarà il getto d’acqua.

Un altro elemento fondamentale da valutare è rappresentato dalla portata, che viene espressa in litri all’ora e sta a significare il quantitativo di acqua che tale macchinario è in grado di controllare nell’arco di sessanta minuti. In poche parole, significa la quantità di acqua che l’idropulitrice è in grado di erogare. Si tratta di un aspetto che va a incidere notevolmente sui tempi di lavoro. Infatti, più è alto il valore della portata e più saranno minimi i tempi che serviranno per la pulizia e per terminare il proprio lavoro.

Tra le altre caratteristiche che devono essere valutate troviamo la potenza, la superficie che si deve coprire, ma anche il peso, le dimensioni e i materiali utilizzati in fase di costruzione. La potenza è quella relativa al propulsore e viene espressa in Watt. Si tratta di un valore che va a influenzare pure sui consumi elettrici che caratterizzano il macchinario. Di solito, un apparecchio del genere dovrebbe poter contare su una potenza minima pari a 1400 Watt.

Importante anche valutare la superficie che si ha intenzione di coprire. Sia il peso che le dimensioni vanno a condizionare notevolmente l’uso dell’idropulitrice. È bene prediligere tutti quei modelli che sono stati dotati di ruote e che vengono realizzati appositamente per essere trasportati con grande facilità e praticità. Utile sfruttare anche dei materiali molto resistenti, come ad esempio plastiche oppure l’acciaio.

L’importanza di considerare i giri motore

Grande attenzione deve essere prestata anche ai giri al minuto del motore, che rappresentano un altro parametro fondamentale nella scelta dell’idropulitrice. Questo valore è molto importante perché è uno di quelli che permettono di differenziai un apparecchio casalingo da un modello professionale, destinato all’ambito industriale.

Quindi, più è ridotto il valore dei giri motore e più basso sarà lo sforzo che dovrà sopportare il propulsore nel corso dell’uso del macchinario e, di conseguenza, consentirà di ottenere dei consumi e un livello di usura più bassi. Nella maggior parte dei casi, un’idropulitrice semiprofessionale può contare sulla presenza di propulsore, di solito a induzione con cuscinetti, a 2800 giri al minuto, mentre un modello professionale è dotato di un propulsore che riesce a raggiungere i 1400 giri al minuto. Di conseguenza, si può utilmente sfruttare anche per dei lavori di pulizia che necessitano di più tempo per essere portati a termine.