Naspi 2023, quante settimane devi lavorare: non sbagliare

Naspi Inps
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Dal 2023, i requisiti per accedere alla NASPI, la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, subiscono importanti modifiche. Attenzione alle differenze.

La NASPI rappresenta una tutela fondamentale per chi perde il proprio lavoro e ha diritto a un sostegno economico per affrontare la difficile situazione di disoccupazione.
In questa guida, vedremo nel dettaglio quali saranno gli ultimi requisiti da rispettare per poter accedere allo strumento dal 2023.

NASPI 2023, i requisiti e le novità

Innanzi tutto, va sottolineato che la NASPI è stata introdotta nel 2015 ed è stata pensata per sostituire l’AspI, l’Assicurazione Sociale per l’Impiego, e l’indennità di mobilità. La Legge di Bilancio 2022 ha recepito alcuni importanti cambiamenti per la NASPI, che entreranno in vigore dal 1° gennaio 2023.

I nuovi criteri di accesso alla NASPI vedono l’aumento del requisito contributivo, che passerà da 13 a 24 mesi, per tutti i lavoratori che perdono il lavoro dal 1° gennaio 2023. Ciò significa che per avere diritto al supporto economico per chi perde il lavoro, bisognerà aver lavorato per almeno 24 mesi nei 5 anni precedenti alla data di presentazione della domanda.

Inoltre, i requisiti per il calcolo dell’indennità saranno modificati. La NASPI prevede un’indennità di disoccupazione calcolata in base all’importo dell’ultima retribuzione percepita, con un limite massimo di 1.293,21 € al mese. Dal 2023, il calcolo dell’indennità di disoccupazione prenderà in considerazione non solo l’ultima retribuzione percepita, ma anche le precedenti, in un periodo massimo di 6 mesi precedenti alla data di presentazione della domanda.

È importante sottolineare che le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2022 non riguardano i lavoratori che hanno già presentato domanda di NASPI o che si trovano già in godimento dell’indennità di disoccupazione. Essi continueranno a beneficiare delle regole previgenti sino alla fine del loro periodo di godimento.

Per quanto riguarda la durata dell’indennità di disoccupazione, essa varia in base all’età del beneficiario. In particolare, la durata massima dell’indennità sarà di 24 mesi per i lavoratori fino a 49 anni, di 30 mesi per quelli di età compresa tra 50 e 54 anni, di 36 mesi per i lavoratori di età compresa tra i 55 e i 59 anni. Infine, i lavoratori con più di 60 anni avranno diritto all’indennità per un massimo di 42 mesi.

Per la presentazione della domanda di NASPI, sarà fondamentale rispettare la tempistica prevista: essa dovrà essere presentata entro 68 giorni dalla perdita del lavoro e potrà essere trasmessa all’INPS, l’ente previdenziale italiano, sia in via telematica che presso gli sportelli territoriali.

È importante ricordare che la NASPI è stata ideata come un sostegno alla disoccupazione e, pertanto, la sua erogazione è subordinata all’impegno attivo del beneficiario nella ricerca di un nuovo lavoro. Infatti, è previsto un obbligo di presentazione delle domande di lavoro (almeno una settimana su due) e di partecipazione a eventuali colloqui di selezione, sotto pena di perdita dell’indennità.

Naspi via telematica
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In definitiva, la NASPI rappresenta un’importante garanzia per chi perde il lavoro, ma l’introduzione di nuovi requisiti dal 2023 accresce l’importanza della pianificazione e del risparmio individuale, al fine di fronteggiare al meglio eventuali situazioni di difficoltà.