Allarme Alberi, promesse non mantenute: città a rischio

Gli alberi nelle città italiane
Bisogna piantare più alberi nelle città italiane- newsecologia.it

Dove sono i sei milioni di alberi previsti dal Pnrr? Un progetto per far respirare meglio le città italiane che però ha dimostrato già i suoi limiti.

Lungo la nostra Penisola il verde non manca, l’Italia è per natura un Paese attraversato da polmoni verdi, boschi, radure, colline e monti, la arricchiscono innumerevoli specie vegetali che rendono l’aria che si respira migliore. Il problema riguarda però quelle aree metropolitane, che crescono e si allargano sempre di più, nella quale la densità abitativa si concentra e di conseguenza diventano fulcro di emissioni e inquinamento, le città.

Ecco le città italiane avrebbero bisogno di più verde, di più alberi, che potrebbero migliorare la qualità dell’aria che si respira e sicuramente con il loro tocco rendere l’ambiente urbano di maggiore bellezza. Inoltre piantare nuovi alberi significa dare rinforzo al suolo, aumentare la biodiversità, tutte azioni rivolte alla battaglia contro il cambiamento climatico che affanna il nostro Pianeta.

Una risposta alla questione è arrivata dal Pnrr, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: a disposizione dei centri urbani 1,6 milioni per nuovi alberi entro la fine del 2022 e fino a 6,6 milioni entro il 2026. Dai dati del Portale del Pnrr, l’obiettivo per il 2022 è indicato come raggiunto. Ma è proprio così?

Ad oggi gli obiettivi non sono stati realmente raggiunti, cosa dicono i dati

Sul numero si è molto ma molto lontani, gli alberi che sono stati piantati sono pochi, la maggior parte sono ancora e solo dei semi, quelli cresciuti sono già morti o vicini al collasso per via della carenza idrica e della siccità che rende assetata gran parte d’Italia. Lontano di conseguenza anche l’obiettivo del 2026, ma molte tra le città più grandi e quindi più inquinate sono rimaste escluse dai finanziamenti (14 le città metropolitane incluse).

Con 33o milioni di euro disponibili del Pnrr, 84 milioni per il 2022 sono stati già stanziati. La città che ottiene più fondi è Messina, 15,9 milioni di euro per piantare circa 445.000 alberi. Seguono Roma con 13 milioni di euro e 305.000 piante, Napoli con 10,5 milioni e 190.000 piante. Ultimo posto per Venezia con 1,3 milioni di euro e 31.000 piante.

Il verde a Milano, tra le città escluse
Il verde a Milano, tra le città escluse- newsecologia.it

Milano, tra le più inquinate d’Italia è tra le escluse

Mancano città come Bologna, Firenze ma quella che salta più all’occhio è senza dubbio Milano. Il collegio del controllo concomitante della Corte dei Conti ha fatto indagini riguardo ai progetti bocciati delle città e il capoluogo lombardo manca perché non riuscirebbe a raggiungere gli obiettivi previsti, per una zona così densamente abitata risulterebbe impossibile un rimboschimento di 10 ettari. Ovviamente le città escluse hanno fatto domanda di rivedere e modificare alcuni criteri di accessibilità.

È giusto perché le città sono le protagoniste o se vogliamo vittime, sono infatti le più soggette agli effetti negativi dei cambiamenti climatici, densità abitativa concentrata, traffico, elevata presenza di costruzioni in cemento, più frequenti anche eventi estremi quali ondate di caldo eccezionali, alluvioni, allagamenti, emissioni ai massimi livelli, qualità dell’aria irrespirabile e in Italia  la popolazione si concentra proprio nelle città più grandi, che diventano poli di attrazione.