Pensione e Reversibilità, requisiti per ottenerle: gli assegni sono corposi

Pensione e Reversibilità: scopri le novità 2023
Pensione e Reversibilità: scopri le novità 2023 – newsecologia.it

Sei a conoscenza degli ultimi cambiamenti riguardanti Pensione e Reversibilità? 

La Pensione e la Reversibilità rappresentano temi sempre più importanti, in un mondo in cui la popolazione sta invecchiando e le dinamiche familiari sono in continua evoluzione.

Mentre la pensione rappresenta il momento in cui si smette di lavorare e si inizia a godere degli anni di vecchiaia, la reversibilità è un aspetto altrettanto fondamentale: garantisce al coniuge superstite una rendita nel caso in cui il lavoratore pensionato deceda.

Tuttavia, questi argomenti sono spesso oggetto di dibattiti e discussioni, in quanto il sistema previdenziale deve essere sostenibile a lungo termine senza penalizzare i pensionati futuri.

Pensione di reversibilità: cosa cambia nel 2023

La percentuale di calcolo della pensione varia a seconda del grado di parentela tra il defunto e il superstite, e della composizione del nucleo familiare. Inoltre, il calcolo della pensione di reversibilità, si basa anche sui redditi percepiti della famiglia del defunto, che possono ridurre l’importo di prestazione. Nel 2022, la pensione si riduce al 25% se i superstiti percepiscono un reddito pari a 3 volte il minimo Inps, del 40% per un reddito pari a 4 volte il minimo Inps e del 50% per un reddito pari a 5 volte il minimo Inps.

Se il defunto aveva una pensione tra i 900 e i 1.600 euro, la reversibilità subirà dei cambiamenti in base alla situazione familiare. Ad esempio, se il familiare è il coniuge, l’importo della pensione di reversibilità sarà pari al 60% dell’importo della pensione del defunto. Ma se il superstite è un figlio o un genitore, l’importo della pensione di reversibilità sarà solo il 20% della cifra di pensione del defunto.

Informati: assegni corposi
La reversibilità cambia in base a diversi fattori familiari – newsecologia.it

Le altre novità

Tra le principali novità troviamo ‘l’eliminazione’ del limite di età per i figli studenti, che potranno beneficiare della pensione di reversibilità fino a 26 anni – invece dei precedenti 21 anni. Inoltre, la percentuale di calcolo della pensione per il coniuge superstite sarà ridotta al 50% se la differenza di età tra coniuge e defunto è superiore ai 20 anni. In più, se il defunto aveva più di un coniuge o convivente l’importo della pensione di reversibilità sarà diviso tra loro in base alla durata del matrimonio o della convivenza di fatto. E se il defunto aveva figli minori di 18 o figli portatori di handicap? In questo caso, l’importo della pensione di reversibilità sarà maggiorato.

La Corte di Cassazione ha recentemente stabilito che la pensione di reversibilità spetta al coniuge separato; anche con addebito e non solo se il coniuge è titolare di assegno alimentare a carico del coniuge deceduto. Inoltre, la riduzione degli importi delle pensioni di reversibilità non può superare le entrate del beneficiario. Ciò significa che, in caso di cumulo di reversibilità con redditi aggiuntivi, non si può calcolare una decurtazione superiore all’importo di tali redditi.