Bonus Edilizi, spunta la finestra salva capitale: c’é una speranza

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C’è speranza per l’edilizia potrebbe esserci un cambiamento importantissimo (Fonte: iStock)

Per i bonus edilizi spunta uno spiraglio di luce: sul blocco della cessione del credito potrebbe esserci una novità interessante.

Per i Bonus edilizi c’è una novità da conoscere: potrebbe essere disposto un periodo che allenterebbe il blocco sulla cessione del credito. Ebbene sì, forse c’è qualche speranza per l’intero settore che sta vivendo un periodo di paura circa questo stop che potrebbe costare caro a tantissimi professionisti edili.

Quello che potrebbe far respirare l’intero settore in questione, sarebbe un periodo transitorio che potrebbe sollevare chi non ha ancora avviato i lavori.

Di fatto l’idea in questione, da parte del relatore del ddl sul blocco della cessione del credito è quello di disporre un’inclusione specifica, scopriamo insieme di cosa si tratta.

Nuova speranza per il settore edile: potrebbe esserci un’inclusione

Andiamo al cuore della questione, il periodo transitorio sopracitato potrebbe aprire parzialmente delle modalità sulle opzioni rispetto allo sconto in fattura e della cessione del credito. Nello specifico il rappresentante di Fratelli d’Italia Andrea De Bertoldi, relatore in Commissione Finanze della Camera del ddl, ha spiegato sullo Sportello Superbonus nella piattaforma de Il Sole 24 Ore qualche dettaglio della questione.

L’onorevole ha illustrato che sono in atto degli studi per soluzioni per tutti coloro che hanno speso denaro prima del recente cambiamento. Come sappiamo il dl ha tolto tutte quelle modalità circa lo sconto in fattura e la cessione del credito per le nuove attività edili. Invece si è in attesa di risposte per capire come procedere allo sblocco dei crediti.

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C’è speranza per l’edilizia potrebbe esserci un cambiamento importantissimo (Fonte: iStock)

Periodo transitorio: cosa potrebbe accadere

L’onorevole De Bertoldi, parlando dello studio della maggioranza e dei tavoli tecnici, ha dichiarato che riammetterebbero alla cessione solamente una categoria precisa: ovvero chi può fornire documenti circa i pagamenti fatti o un contratto che abbia la data certa sui lavori non iniziati.

Sulla stessa linea ci sono le richieste fatte da Confindutria e Ance durante le audizioni. Confindustria ha dichiarato che sarebbe importante dare conferma circa l’eventualità di scegliere lo sconto in fattura o la cessione del credito. Questo qualora i casi rientrino dai 15 ai 30 giorni rispetto alla data di conversione in legge del decreto e qualora risulti presentata la CILA oppure la richiesta di permesso per iniziare i lavori.

Confindustria pensa che occorra una tutela anche per quei lavori ritenuti di edilizia libera, per questi casi sarebbe opportuno rivedere la disciplina per selezionare con accuratezza le fasi di inizio, usando le date degli acquisti dei materiali o anche la fattura di acconto.