Carenza di sabbia, puoi rimediare con la raccolta differenziata: incredibile ma vero

Cosa fare per contrastare la carenza di sabbia – newsecologia.it

Oggi parliamo del fenomeno dell’erosione delle coste. Alla carenza di sabbia c’è rimedio.

La carenza di sabbia è una problematica avvertita sul nostro pianeta, dove non è presente in misura illimitata, tutt’altro. Infatti la sabbia si sta ritirando su diverse coste, dando luogo ad una vera e propria erosione delle medesime.

La responsabilità è degli agenti atmosferici e dei comportamenti umani. L’uomo infatti preleva sabbia dalle coste per ragioni produttive. Si pensi all’impiego della sabbia in edilizia per la costruzione di edifici e strade, ma anche alla produzione del vetro.

Il rimedio all’erosione costiera

Il rimedio all’erosione è legato alla raccolta differenziata. Se il vetro viene realizzato a partire dalla sabbia, è anche vero che lo stesso vetro può essere riciclato in sabbia. In questo modo si dà avvio ad un ciclo di produzione potenzialmente infinito. La domanda di sabbia è sempre più pressante e da ultimo si è registrato un aumento pari al 360% delle richieste d’estrazione negli ultimi 30 anni.

A contrasto nel confronto, i tempi naturali di rinnovamento per la sabbia, sono molto lenti. Il rischio è di terminare le risorse naturali e in un arco di tempo anche relativamente breve. Le risposte su scala globale non sono mancate, provenienti sempre dal mondo dell’industria e tra le stesse figura anche un caso italiano. Vediamole insieme.

La raccolta differenziata del vetro è il punto di partenza – newsecologia.it

L’industria e le soluzioni di riciclo adottate

Cominciamo proprio dalla soluzione made in Italy. La compagnia Young Ecology Society ha creato la macchina dal nome “Sbriciola”, volta per l’appunto a generare sabbia a partire dal vetro. Il grande vantaggio di Sbriciola sono le sue dimensioni compatte, che non incidono sulla qualità della funzione svolta. Sbriciola è stata presentata per la prima volta a Expo Milano 2015 e può essere collocata anche in piccole imprese, quali bar e ristoranti.

Il vetro viene trasformato in sabbia ad opera della macchina e raccolto in un secchio. Quest’ultimo ha una capienza che arriva ad un centinaio di bottiglie riconvertite in vetro. La “sabbia di vetro” così ottenuta è fornita a produttori di cemento e vetro, che così non dovranno prelevare nuova sabbia dalle coste.

Un caso analogo si registra in Nuova Zelanda, con le macchine dell’impresa DB Breweries, che ricavano 100 tonnellate di sabbia ogni 500.000 bottiglie trattate. Il trattamento qui fa in modo che la sabbia sia morbida al tatto, tanto da poter essere utilizzata per arricchire le spiagge di tale elemento tanto prezioso.

In Australia poi, il gruppo Alex Fraser ha prodotto un impianto per la conversione di vetro e altri rifiuti in sabbia di alta qualità. Si sostituisce così la sabbia di cava e il prodotto viene utilizzato dall’impianto ABP HRT posto nelle vicinanze, per la produzione di conglomerato bituminoso, lo stesso usato per realizzare strade e linee ferroviarie.