Potature di Febbraio, occhio alle forbici: usa solo queste per evitare danni

Potature di Febbraio, occhio alle forbici_ usa solo queste per evitare danni
Il mese di Febbraio è il momento perfetto per potare! (Fonte: iStock)

Perchè dovresti eseguire la potatura a Febbraio e gli errori da evitare!

Il mese di Febbraio quest’anno ha un andamento decisamente bislacco, un’altalena climatica con giornate rigidissime e altre soleggiate, quasi primaverili. Considerando che manca ancora un mese circa al solstizio, dobbiamo prepararci perchè si avvicina il momento del risveglio della natura!

Le nostre piante, specialmente quelle da frutto necessitano di una potatura proprio in questo mese, per la precisione al suo termine. Ma scopriamo il modo migliore per farlo e non cadere in errori grossolani.

Innanzitutto occorre ricordare che la pratica della potatura è un fase molto delicata per la piante, si taglia per eliminare tutte quelle parti che ostacolano lo sviluppo della pianta.

Potatura: ecco qual è l’errore più diffuso

Può sembrare un procedimento semplice, ma se non viene eseguito nel modo giusto può provocare dei danni alla pianta, discorso che vale per qualsiasi tipologia, che sia da frutto oppure no. Scopriamo alcuni degli errori più comuni che vengono fatti quando si compie una potatura.

Periodo: l’errore più comune è farla nel periodo dell’anno sbagliato, considerando che Febbraio è il mese più breve di tutto il ciclo annuale, è ritenuto proprio per questo il periodo più indicato. Ma questo non toglie che non possa essere eseguita anche dopo. Occorre considerare il meteo, potrebbero esserci gelate, fenomeni che potrebbero arrecare un danno alla pianta proprio nel taglio. L’arrivo della primavera consentirà una perfetta cicatrizzazione alle nostre piante, scongiurando malattie.

Potature di Febbraio, occhio alle forbici_ usa solo queste per evitare danni
Il mese di Febbraio è il momento perfetto per potare! (Fonte: iStock)

Il periodo ideale per potare è la fine di Febbraio ma occhio a questi errori

Altro aspetto da considerare ha un carattere più tecnico: il punto del taglio. Sono molti quelli che credono che un punto valga l’altro ma non è proprio così. Prima di tutto occorre sapere che esistono 3 tipologie di tagli, scopriamo le differenze!

  • Taglio completo si basa sulla recisione del ramo vecchio, che sia malato o improduttivo. Viene fatto sulla zona in cui iniziano i rami principali della pianta, è chiamata collare.
  • Taglio su gemma invece è una tipologia parziale, eseguita per convogliare la linfa per incrementare la crescita di nuovi rami. Occorre farlo almeno a 1cm sopra la gemma e in modo inclinato, modalità che permette di non incorrere a ristagni o umidità sul taglio.
  • Taglio di ritorno: viene fatto usando la spinta della linfa portandola nella direzione di rami di derivazione che potenzialmente possono crescere di più. Di fatto si trovano quelli che potrebbero sostituire i rami vecchi.

Altro errore piuttosto comune riguarda la scelta degli strumenti per l’operazione. La regola dice che è necessario avere una forbice passante per i legni più morbidi, invece per quelli più duri meglio scegliere una a battente. Ma esiste anche un compromesso: quella a doppia lama!