Opzione donna, abolito l’accesso libero: i criteri da soddisfare per fare richiesta

Stop alla precedente opzione donna: quali prospettive si aprono? – newsecologia.it

Il Governo ha da poco abolito l’accesso libero all’Opzione Donna. Vediamo i nuovi requisiti per poter fare richiesta.

La procedura per presentare la domanda d’accesso all’Opzione Donna è cambiata. Se prima era previsto l’accesso libero, ora non lo è più. Diviene quindi importante essere consapevoli delle misure introdotte dall’ultima manovra.

Il nuovo comunicato ufficiale dell’Inps, il messaggio n. 467/2023, fa presente l’avvenuto via libera per la presentazione domande 2023. Vediamo quindi cosa cambia nel sistema di pensionamento con l’Opzione Donna.

Opzione donna, guida alla domanda

Il riferimento è a quelle lavoratrici che vogliono andare in pensione prima del previsto e dunque esercitare l’Opzione Donna. Il vincolo è come al solito relativo ai requisiti contributivi e anagrafici, ma anche la condizione soggettiva. In altri termini, i requisiti già previsti in passato non sono più sufficienti ma è stata apportata un’importante restrizione.

Oltre quindi a ritrovarsi in regola sul piano anagrafico e contributivo, la lavoratrice dovrà ritrovarsi in una delle condizioni che seguono. Dovrà ritrovarsi in quel momento senza lavoro, a licenziamento avvenuto o dipendente di un’impresa in crisi aziendale e che abbia aperto un tavolo di confronto con le parti sociali.

Oppure, si ritriva ad assistere persone con handicap ai sensi della legge n. 104/1992. Quindi un parente o una persona affine di secondo grado, sempre che i genitori della persona da assistere abbiano compiuto i 70 anni d’età. O ancora che questi ultimi siano mancanti o affetti anche costoro da disabilità.

Può poi usufruirne la lavoratrice che soffra di una riduzione della capacità lavorativa. Ciò con il riconoscimento di una commissione competente a dichiarare l’invalidità civile, se si rivela almeno pari al 74%. Nel medesimo messaggio dell’Inps si fa presente di come sia stato implementato il sistema per la ricezione domande.

Requisiti decisamente più stringenti per la nuova opzione donna – newsecologia.it

Opzione donna, le modalità di invio della domanda

Le interessate potranno dunque presentare la domanda direttamente oppure tramite i patronati. In relazione alle condizioni alternative prima descritte, la donna richiedente dovrà indicarne una tra disoccupazione attuale, caregiver, invalidità civile. La presentazione può avvenire online, con accesso all’area riservata del sito Inps (tramite Spid, CNS, o CIE), con il seguente percorso: si clicchi su “Prestazioni e servizi”, poi su “Servizi”, “Pensione anticipata – Opzione Donna – Domanda”.

Laddove si affidi la domanda al patronato, esso si avvarrà del servizio telematico appositamente riconosciuto al medesimo per legge. Si può anche inoltrare la richiesta con una procedura telefonica, al numero verde 803.164 (contact center Inps), o anche al numero di rete fissa 06.164164 (vi sono costi per le chiamate da mobile, mentre è gratuito per i fissi).