Bonus Sicurezza, puoi richiederlo subito ma occhio ai numeri: rischi di lasciare i soldi allo Stato

La detrazione fiscale che ha il nome di bonus sicurezza arriva anche quest’anno: scopriamola nel dettaglio e vediamo come farne richiesta.

Il Bonus sicurezza arriva anche quest’anno! Questa misura altro non è che una detrazione fiscale del 50% per tutte quelle spese fatte per installare sistemi di antifurto e videosorveglianza, ma non solo! Scopriamo insieme chi può beneficiarne e come funziona nel dettaglio.

Bonus Sicurezza _ Puoi richiederlo subito ma occhio ai numeri_ rischi di lasciare i soldi allo Stato
Per rendere sicura la tua casa richiedi il bonus sicurezza!(Fonte: iStock)

Premettendo che il limite massimo alla detrazione ammonta ad una spesa di 96mila euro, di fatto nel bonus sicurezza rientrano tutte quelle spese che hanno come obiettivo la sicurezza dell’immobile o tutte quelle misure che si pongono come prevenzioni circa aggressioni, sequestri, fughe di gas.

Bonus sicurezza: come verrà disposto quest’anno

Di fatto questa misura volta alla sicurezza rientra all’interno di una categoria specifica: quella delle ristrutturazioni edili. Al suo interno vi sono infatti le spese che vogliono agevolare l’esecuzione dei lavori. Nello specifico quelle spese per:

  • progettazione e prestazioni professionali relative;
  • messa a norma degli impianti elettrici;
  • materiali;
  • certificazione di conformità dei lavori;
  • perizie e sopralluoghi.
Bonus Sicurezza _ Puoi richiederlo subito ma occhio ai numeri_ rischi di lasciare i soldi allo Stato
Per rendere sicura la tua casa richiedi il bonus sicurezza!(Fonte: iStock)

Invece l’ammontare per fare richiesta di questo sgravio al 50% relativo alle spese effettuate è per questi interventi nello specifico:

  • porte blindate;
  • serrature e lucchetti;
  • saracinesche;
  • tapparelle metalliche;
  • pareti di vetro anti rottura;
  • casseforti a muro;
  • sistemi di allarme;
  • impianti antintrusione e antifurto;
  • videosorveglianza a circuito chiuso (TVCC);
  • impianti di rilevazione per: incendi, evacuazioni e controllo fumi;
  • dispositivi per il controllo accessi,
  • sistemi per la tutela da allagamenti e fughe di gas;
  • dispositivi antintrusione;
  • controllo accessi;
  • recinzioni, mura e strutture attorno alla proprietà.

Ma quest’agevolazione a chi è rivolta? Nello specifico ai cittadini privati sia residenti che non e a coloro che hanno titolo d’impresa tramite la partita Iva, i quali nel momento della domanda possiedono un immobile. Ma questo sgravio è possibile estenderlo anche ai parenti che vivono insieme al cittadino che è proprietario dell’immobile. Tranne che per quelle abitazioni strumentali all’impresa.

Per ottenere questa misura, tutte le spese fatte devono essere certificate con metodi tracciabili, quindi tramite carte di credito, bancomat o bonifici. Quest’ultimo in particolare deve riportare:  il codice fiscale di chi richiede il bonus, il numero di partita Iva o codice fiscale di chi effettua i lavori, la normativa di riferimento riportata nella causale, numero e data della fattura e l’importo. È possibile richiedere questa misura fino al 2024 ed è un tipo di detrazione Irpef che può essere divisa in 10 quote ogni anno della stessa cifra.