Bonus colonnine | Arriva la proroga fino al 2024 ma resta un nodo da sciogliere: ecco di cosa si tratta

Cosa fare per ottenere il Bonus colonnine? Il contributo è stato esteso al 2024 dal nuovo esecutivo, ma oltre a ciò cosa si sa fino ad ora? 

Il bonus in oggetto era stato originariamente previsto dal Governo Draghi ad agosto 2022, ma non era entrato in attuazione. Ecco perché il nuovo esecutivo ha previsto direttamente una proroga nella previsione a 24 mesi.

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Lo stesso governo ha previsto, finora per ipotesi, un successivo stanziamento di risorse da destinare a tal fine. Come previsto dal decreto Milleproroghe varato ad agosto comunque, le risorse dovranno essere stornate dal fondo per l’acquisto delle auto elettriche. Ma vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta e come richiedere l’agevolazione.

Cosa si prevede con il Bonus colonnine e come richiederlo

Il bonus si rivolge all’acquisto di colonnine standard, quindi per la ricarica domestica e con potenza inferiore a 22 kW. Il Governo ha messo a disposizione sia per il 2023 che per il 2024 un importo pari a 40 milioni di euro, da detrarre ogni anno dal fondo per le auto elettriche. Anche se, per come si accennava, potrebbe subentrare altresì la previsione di un fondo a parte.

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Il decreto Milleproroghe, che ha dato origine alla previsione, è entrato in vigore a partire dal 30 dicembre scorso. Ciò nonostante non è ancora operativo al momento. Serve, per l’operatività, un apposito decreto attuativo da parte del Ministero per le Imprese e il Made in Italy. Solo così verranno stabilite le modalità per erogare il contributo previsto.

Stando ai rumors è molto probabile che il finanziamento verrà concesso in qualità di rimborso spese (per la spesa d’acquisto e installazione). Si prevede dunque che, fermo restando la presenza di spese documentate, si debba attivare una specifica procedura, per mezzo di un modulo on-line da compilare sul sito del Ministero così da richiedere il rimborso.

Si attendono altresì chiarimenti per gli acquisti 2022, dato che il riferimento esplicito della prima bozza (acquisti effettuati dal 4 ottobre) non compare nel testo da ultimo approvato. In ogni caso pare che non vi dovrebbero essere grossi problemi, trattandosi di un’estensione. Si precisa che, in ogni caso, un chiarimento a livello di linee guida è assolutamente d’obbligo per poter procedere in tal senso.