Gli aspirapolveri robot ci spiano!

Gli aspirapolveri robot ci spiano davvero? – newsecologia.it

Secondo un nuovo caso, parrebbe proprio che potremmo essere spiati attraverso gli aspirapolveri robot. Quel che è certo è che è già avvenuto, e qui vi spieghiamo il tutto. 

A fare il giro del web la foto di una donna e di un bambino nel loro bagno domestico. Addirittura la foto mostra la donna seduta sul water, con la maglia viola e un paio di pantaloncini abbassati, tenuti al di sopra del ginocchio. La foto è stata scattata da una posizione in basso.

Per intenderci, si tratta esattamente del livello a cui si trovano gli aspirapolveri robot. Nessuno avrebbe avuto interesse a pubblicare un’immagine di intimità sul web e su social quali Facebook e Discord in particolare. Pare dunque che la stessa sia stata presa da un piccolo dispositivo montato sull’aspirapolvere e a totale insaputa dei protagonisti dello scatto.

La foto-spia e le sue implicazioni

Alcune delle immagini catturate e diffuse in rete ai lati. Al centro, il modello incriminato – newsecologia.it

La notizia ha fatto il giro del web congiuntamente con la diffusione della foto, e anche in Italia diverse testate cartacee ne hanno parlato. Nella foto medesima, oltre alla donna con le mutande abbassate, si vede anche un bambino disteso a pancia in giù nel corridoio sul quale il bagno dà l’accesso. Pare che il modello incriminato sia Roomba di iRobot, nello specifico.

Non per altro, dato che non compare alcun dato relativo al modello autore della foto, sull’immagine. Ma il modello identificato dai media ha tutte le caratteristiche che consentirebbero di effettuare operazioni del genere di quella appena compiuta. Il che, si ribadisce, a totale insaputa dell’utente. Roomba è un aspirapolvere del tutto automatizzato, dalla forma rotonda, e secondo il  MIT Technology Review possono accadere episodi di questo genere.

In definitiva, il fatto che il robot aspirapolvere possa riportare il dispositivo in dotazione che cattura le immagini, è tutt’altro che rassicurante. Infatti, dell’esemplare tecnologico citato sono state vendute milioni di copie nel mondo, e se ora delle immagini sono finite in internet, con una diffusione su scala globale, non vuol dire che in altri casi le immagini non siano state catturate.

Ci si potrebbe aspettare quindi che altre foto siano state scattate, il che non è da escludere. Così come non è da escludere che le stesse foto non siano state trasmesse magari su altri network, magari privati. Per ora sono solamente delle ipotesi, sia chiaro, ma il dato di fatto degli ultimi giorni non lascia ben sperare.