Paura dalla Cina, ripartono i tamponi a tappeto

In arrivo nuovi tamponi obbligatori a causa della situazione pandemica in Cina – newsecologia.it

Pare proprio che dalla Cina sitano per ripartire i tamponi a tappeto. Torna la paura per il Covid e i tamponi per chi viene dalla Cina sono già obbligatori. Secondo quanto afferma Bertolaso un passeggero su due risulta positivo!

E’ stata assunta una decisione da parte del Ministro della Salute Orazio Schillaci. La stessa è dipesa dal fatto che Pechino abbia abolito le restrizioni e gli obblighi proprio alla vigilia di un periodo quale quello di Capodanno, di per sé pericoloso per il traffico che si registra.

Tramite apposita ordinanza ministeriale sono infatti stati disposti i tamponi obbligatori antigenici per il Covid-19. Il che riguarda tutti i passeggeri in arrivo dalla Cina e che si trovino a transitare in Italia. Ma osserviamo maggiori dettagli.

Le novità in materia del nuovo obbligo ai tamponi

Un esempio di test per il Covid: tornano di moda in questi giorni a scopo di protezione – newsecologia.it

Dopo diverso tempo in cui non si sentiva più parlare di obblighi simili, ora ritorna il tampone obbligatorio. Si tratta comunque di una misura necessaria, vista la contingenza di quanto avvenuto nelle ultime ore. Il traffico nel periodo di Capodanno non è infatti da sottovalutare, e l’allentamento delle misure in Cina proprio a ridosso di detto periodo non aiuta di certo, ma anzi fa sì che si tratti di una vera e propria emergenza.

Il Capodanno cinese del resto è la festa più importante dell’anno in Cina e si prevede un andirivieni fra gente che tornerà in patria dall’Italia e che poi farà nuovamente ritorno nel nostro Paese. La situazione è da affrontare con compattezza sul piano internazionale, allo scopo di contenere una nuova diffusione di contagi.

Quest’ultima riguarderebbe, come riporta lo Spallanzani, le sottovarianti Omicron. Secondo quanto riportato da Bertolaso, assessore al Welfare per la Regione Lombardia, per la Cina è come se non stesse accadendo nulla, e si registra sul punto il totale silenzio da parte delle autorità cinesi. Il che rende la situazione ancora più allarmante e tendenzialmente meno gestibile.

A meno che non intervengano, come appunto si sta già facendo, delle misure chiare in materia da parte degli altri Stati, che si ritroveranno a gestire tali flussi dalla Cina. La situazione nel paese asiatico inoltre non è chiara. Ciò in quanto non si può procedere con certezza ad un conteggio dei nuovi contagiati e dei decessi subentrati dall’inizio di dicembre. Ovverosia da quanto si sono allentate le misure anti-Covid.

Ma la società britannica di ricerca Airfinity afferma la criticità della situazione, con oltre un milione di contagiati al giorno e un livello di 5.000 morti giornaliere. Se continua così il medesimo ente stima che si arriverà, a metà gennaio, a 3,7 milioni di contagi al giorno in Cina e a 4,2 milioni al giorno entro marzo. A meno che, chiaramente, non subentrino nuove misure di contenimento.