Sars: aumenti in Cina, si pensano nuove mutazioni

L’Oms è preoccupa dei contagi Covid in Cina, occorre cautela e c’è bisogno che Pechino fornisca delle informazioni specifiche sui casi.

L’Organizzazione mondiale per la sanità (OMS) ha dichiarato la propria preoccupazione circa la situazione del Covid in Cina. A tal proposito, Tedros Adhanom Ghebreyesus, generale dell’OMS durante una conferenza stampa ha reso noto della richiesta a Pechino di informazioni precise sui casi, ricoveri e i ricoverati in terapia intensiva.

Sars_ aumenti in Cina, si pensano nuove mutazioni
(Fonte: iStock)

Dopo il susseguirsi di proteste, la decisione di abbandonare la politica del zero Covid a dicembre e di debellare quasi tutte le restrizioni che c’erano si è rilevata un’arma a doppio taglio. La Cina rischia di essere investita da un ondata di contagi!

Cina: la situazione Covid desta preoccuapazioni

Il numero dei morti e il tentativo da parte delle autorità di nascondere i crematori pieni è un chiaro segnale del dramma che si sta consumando in Cina. La preoccupazione è rivolta verso nuove possibili mutazioni del virus.

Il portavoce del Dipartimento di Stato americano Ned Price ha dichiarato che sono consapevoli che tutte le volte che il virus si diffonde può cambiare e generare un nuovo pericolo. Il ministero federale della Salute indiano ha incaricato le autorità statali di aumentare il sequenziamento del genoma dei casi Covid proprio per il crescente aumento da parte della Cina. Ma anche negli Stati Uniti, in Giappone, in Corea del Sud e in Brasile, con il focus di tracciare potenziali varianti future.

Le autorità cinesi hanno dichiarato l’impossibilità di tracciare il numero dei contagi e infatti le cifre non sono coerenti con le segnalazioni dei decessi e le attività delle pompe funebri. Nel Paese giungono testimonianze che attestano l’attività dei crematori.

Non è possibile certificare il numero di decessi e le autorità segnalano i decessi per Covid di martedì a 5 persone. Ma questa cifra viene contraddetta anche dai reporter dell’Afp che hanno potuto vedere fuori dal crematorio di Dongjiao più di 12 mezzi di trasporto, per lo più carri funebri.

L’infettivologo Matteo Bassetti dichiara sui propri canali social che è opportuno essere accorti soprattutto nei confronti di chi proviene dalla Cina, la situazione appare preoccupante, tra contagi, morti e forni crematori. Questo dramma è imputabile a errori specifici: la mancata vaccinazione tramite vaccini che funzionato e il mancato investimento in farmaci e nelle cure per il Covid.