Pensioni: la minima sale a 600 euro ma non per tutti

Sale la pensione minima, ma per chi? – newsecologia.it

Si parla tanto di novità in tema di pensioni sotto il nuovo esecutivo. Ma cosa aspettarsi in concreto? La proposta è l’innalzamento delle pensioni minime a 600 euro, ma vediamo in dettaglio chi ne avrebbe diritto. 

La proposta avanzata dal Governo Meloni di portare le pensioni minime all’importo di 600 euro sarebbe certamente molto positiva per le tasche dei pensionati, ma si tratterebbe in realtà di una manovra decisamente troppo dispendiosa per le casse dello Stato?

Dunque come fare? L’idea è quella d’introdurre dei limiti, entro i quali non tutti starebbero. Si tratterebbe in particolare dell’innalzamento pensione con limitazione a categorie da individuarsi. Cosa si sa in merito?

Le pensioni minime nell’immediato futuro

Più risorse monetarie a disposizione dei pensionati da individuare nel provvedimento a tema – newsecologia.it

Se nel 2022 l’importo per l’erogazione delle pensioni minime è stato pari a 525 euro, l’esecutivo ha già predisposto una perequazione del 120% sulle pensioni integrate al minimo, così da giungere alla cifra di 572 euro. Il Governo si è poi imposto l’obiettivo di raggiungere i 600 euro, per un ulteriore aiuto.

La proposta è stata portata avanti nello specifico da Forza Italia, ma avrebbe un costo, per tale differenza, pari a circa un miliardo di euro per le casse dello Stato, per come illustrato dal capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato, Francesco Foti. Cosa si sa, ad oggi? Sempre in base alle dichiarazioni dello stesso Foti, l’esecutivo starebbe pensando di introdurre dei requisiti in termini di età, ad esempio dai 75 anni in sù per poterne beneficiare.

Potrebbe però non bastare, e il limite d’età potrebbe essere affiancato al criterio della soglia Isee, da non superare per poter disporre dell’aumento. Se approvate in via definitiva, tutte le misure potranno essere disponibili dal 1 gennaio 2023, come nella natura della Finanziaria. Non è possibile, al momento, tracciare dei margini di certezza, poiché la Legge di Bilancio deve ancora passare al vaglio delle Camere entro il 31 dicembre prossimo.

Vi è da tenere conto, nell’eventualità, non solamente dei possibili emendamenti della maggioranza, ma anche da quelli della minoranza parlamentare, che in ultima istanza potrebbero essere approvati. Non mancheremo comunque di riportare il contenuto in termini di dettagli definitivi sulle misure già annunciate.