Pensione minima di 600 euro e smart working prorogato: chi sono i fortunati

Pensione e smart working - Fonte AdobeStock
Pensione e smart working – Fonte AdobeStock

Arrivano importanti novità sul fronte pensioni e lavoro, con un ritocco all’assegno minimo di 600 euro e la proroga dello smart working, ecco chi sono i fortunati.

Le misure non saranno valide per tutte le categorie di cittadini, per cui è bene fare chiarezza sulle nuove disposizioni stabilite dal governo.

Anche quest’anno ovviamente i temi più caldi che il governo si trova ad affrontare sono le pensioni e, più in generale, il mondo del lavoro. A ben vedere sono tante le misure pensate nella legge di Bilancio, soprattutto per quanto riguarda l’assegno minimo e la proroga dello smart working, anche se non saranno per tutti. Vediamo quindi chi saranno i fortunati a beneficiare delle nuove misure e se ci sono altre opzioni da valutare.

Pensioni minime e smart working, tutto quello che dobbiamo sapere

Sono moltissimi gli interventi proposti nella nuova legge di bilancio definita in queste ultime settimane dal governo guidato da Giorgia Meloni e, in particolare, alcuni interventi riguardano i temi più caldi e dibattuti, ovvero le pensioni minime e lo smart working. Su questi due fronti sono tante le novità da considerare, per cui vale la pena fare un po’ di chiarezza.

Pensione e smart working - Fonte AdobeStock
Pensione e smart working – Fonte AdobeStock

Per quanto riguarda l’assegno minimo, è stato stabilito un innalzamento fino a 600 euro ma solo per gli over 75, grazie all’istituzione di un fondo di circa 500 milioni di euro per ricalcolare gli assegni – un’operazione di cui si parla da diverse settimane, anche se è stata fatta molta confusione in merito a causa delle numerose proposte che sono state avanzate dagli esponenti della maggioranza. Si parla inoltre dell’innalzamento da 6.000 a 8.000 euro per la decontribuzione per chi assume giovani under 36 e del superbonus (che però dovrebbero essere meglio discussi con la stesura del decreto aiuti quater).

Un altro tema piuttosto discusso era quello riguardante lo smart working, che proprio in queste settimane è in scadenza e diversi lavoratori si chiedono come cambierà (nuovamente) l’approccio al lavoro per il prossimo anno. Ebbene, il governo ha optato per una proroga, ma anche in questo caso la misura non riguarderà tutte le tipologie di lavoratori; è infatti previsto che il lavoro agile sia prorogato fino al 31 dicembre 2023 solo per i lavoratori più fragili e per quelli che hanno figli under 14.