INPS: la malattia come e quando viene pagata

Indennità malattia INPS - Fonte AdobeStock
Indennità malattia INPS – Fonte AdobeStock

Cerchiamo di fare luce su come viene e quando viene pagata la malattia INPS per la maggior parte dei lavoratori dipendenti. 

Si tratta di un’indennità garantita per legge, ma è bene tener presente che ovviamente esistono delle regole da rispettare.

Se in seguito ad una malattia non siete in grado di svolgere la regolare attività lavorativa, fortunatamente esistono delle normative della legge italiana che tutela la vostra retribuzione.

Si tratta della malattia INPS, un’indennità che subentra quando il lavoratore dipendente è costretto ad assentarsi dal lavoro a causa di un evento di tipo morboso. Nonostante sia ovviamente un diritto garantito dalla legge, è bene tener presente che ci sono delle regole da rispettare e che il compenso varia in base ai giorni di malattia.

Malattia INPS, come funziona e come viene erogata

In caso di problemi di salute e siete lavoratori dipendenti, il vostro stipendio è tutelato dunque dalla malattia INPS, un servizio essenziale di welfare sociale previsto dall’Istituto come supporto a chi viene colpito da evento morboso. Bisogna però sapere diverse cose su questo contributo, sia per quanto riguarda il pagamento dell’indennità che le regole a cui logicamente il lavoratore deve sottostare per poterne beneficiare.

Indennità malattia INPS - Fonte AdobeStock
Indennità malattia INPS – Fonte AdobeStock

Innanzitutto è bene precisare che il pagamento della malattia nei primi 3 giorni è a carico del datore di lavoro e dopo subentra l’INPS e che si può usufruire dell’indennità per un massimo di 180 giorni in un anno solare, per cui se il lavoratore si assenta per più giorni non viene erogato alcun pagamento anche se ancora ammalato.

In seconda battuta è importante tener presente che l’assenza deve essere giustificata, motivo per cui avrete bisogno di contattare il medico di base, il quale provvederà ad inviare il certificato medico che attesta la malattia direttamente all’Istituto.

Per quanto riguarda la retribuzione ci sono dei parametri da rispettare. Dal quarto al ventunesimo giorno infatti il trattamento è pari al 50% della retribuzione media giornaliera del lavoratore, mentre per i giorni successivi si ha diritto al 66,66% della paga media giornaliera.

Malattia INPS, le regole da rispettare per non perdere l’indennità

In ogni caso, però, l’INPS è autorizzato ad eseguire dei controlli con una visita domiciliare per verificare che il soggetto sia effettivamente in casa. Ci sono tuttavia degli orari per le visite fiscali e sono dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19 nel caso di lavoratori privati mentre per gli impiegati pubblici l’orario è dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18.

Visita medica INPS - Fonte AdobeStock
Visita medica INPS – Fonte AdobeStock

Se in quegli orati vi siete assentati per urgenze mediche, però, è possibile fornire una giustificazione e sottoporsi ad successiva una visita specifica. Nel caso invece l’assenza sia ingiustificata viene sospeso l’indennizzo di malattia per 10 giorni nel caso della prima violazione.

Per la seconda si ha una decurtazione del 50% rispetto a ciò che dovrebbe essere dovuto dall’INPS. Infine si perde completamente l’indennità alla terza assenza ingiustificata.