Bonus 2023, quali sussidi verranno cancellati definitivamente

Quali i sussidi che i cittadini dovranno salutare? – newsecologia.it

Nel 2023, per come si prospetta dall’ultima Finanziaria presentata, vi saranno dei bonus che non verranno riconfermati. La questione interesserà soprattutto gli attuali percettori di sussidi? Quali dunque verranno riconfermati?

Lunedì 21 novembre il Governo Meloni ha approvato il disegno di legge di Bilancio 2023, con una manovra complessiva prevista per 35 miliardi di euro.

Dal provvedimento, ovviamente, ci si baserà per poter stabilire, già con una discreta certezza (sebbene non ancora al vaglio delle Camere), quali provvedimenti saranno confermati e quali no.

La situazione inerente i bonus

La situazione per i bonus, tra cancellazioni e proroghe – newsecologia.it

In merito al Superbonus 110%, esso è stato prorogato fino al 31 marzo 2023. La detrazione, per le spese sostenute fino a tale data, verrà effettuata se, entro la data del 30 settembre 2022, saranno stati eseguiti lavori nella misura del 30%. Nel computo sono da includere anche i lavori non oggetto diretto di detrazione.

Si sa già dunque che, in seguito alla data del 31 marzo 2023, il Superbonus non sarà più previsto. Altra questione, i contributi per l’eliminazione delle barriere architettoniche. La detrazione si applica alle spese sostenute fino al 31 dicembre 2022, nella misura del 75% sulle spese, e con un ammontare complessivo che varia in relazione alla tipologia di edificio.

La cifra-soglia erogabile ammonta a 30.000 euro per gli edifici con più di 8 unità immobiliari. Sale a 40.000 euro per edifici che presentano da 2 ad 8 unità immobiliari, e infine 50.000 euro per gli unifamiliari o singole unità immobiliari che siano collocate in strutture plurifamiliari. La condizione, nell’ultimo caso, è che siano funzionalmente indipendenti.

Anche per il bonus trasporti c’è tempo per presentare domanda fino al 31 dicembre 2022. E riguarda l’abbonamento acquistato entro tale data, sia esso mensile, annuale, o attinente a più mensilità. Confermato poi il bonus bollette e i buoni carburante, sempre con estensione relativa al principio di cassa allargato, con spese considerate fino al 12 gennaio 2023.

Anche il rientro per le lavoratrici madri continuerà ad essere oggetto di sgravio fiscale sui contributi, per la misura del 50%.  Il bonus 2023 riguarda le lavoratrici rientrate, in seguito alla maternità, sul posto di lavoro, entro il 31 dicembre 2022.

La separazione dalla Quota 102

Non riconfermato il bonus relativo a Quota 102, il quale verrà sostituito dal prossimo anno, con quota 103. Vi si accederà con l’età anagrafica di almeno 62 anni e un’anzianità contributiva di almeno 41 anni. Il diritto conseguito entro il 31 dicembre 2023, potrà altresì essere esercitato successivamente.