Nuovo governo “Rinnoverà tutte le misure in scadenza”, ma Quota 102?

Il nuovo Governo è al lavoro sulle riforme. o meglio, per ora, sulla loro pianificazione. Gli spazi di finanza pubblica sono piuttosto ristretti e molte riforme sono state spostate all’orizzonte temporale della durata della legislatura. ma ciò riguarda anche la quota 102?

Il Governo Meloni sta pianificando le misure da adottare. Nell’ambito della Finanza pubblica l’esecutivo, per ora, si ritrova in parte con le mani legate. Le priorità per il 2023 sono infatti cambiate. Se prima si parlava di una serie di riforme, ora l’aspetto finanziario è condizionato da necessità che nono possono venire prorogate.

Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni parla alla Camera a proposito delle misure che verranno assunte dall’esecutivo – newsecologia.it

E’ il caso posto in relazione ai nuovi assegni previdenziali, equiparati al crescente costo della vita. E quest’ultimo è cresciuto a dismisura nell’ultimo periodo, non trattandosi di un piccolo e semplice adeguamento com’è stato in altri casi precedenti.

Nell’ambito del proprio discorso alla Camera dei Deputati, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha così annunciato che gli interventi previsti dovranno essere attuati, ma con la necessità di spostare i termini di tempo. In altri termini, molte riforme non sono più attese per il 2023.

Ma, a proposito di quota 102? E’ stata, tale tematica, uno dei cavalli di battaglia della coalizione attualmente in maggioranza, e mancano chiarimenti importanti in merito ad essa. Quel che è certo è che verranno rinnovate tutte le misure in scadenza, da come dichiarato dalla Presidente Giorgia Meloni. Ma per le misure in programma da adottare? Quota 102 sarà annoverata fra le riforme da realizzare in un arco molto più ampio di quello che termina nel 2023?

Quota 102 e le posizioni di Governo

Come il Ministro Salvini ha annunciato a Porta a Porta, si starebbe pensando, per il settore pensionistico, ad una riforma che preveda 102 come quota totale. Vale a dire, 41 anni di contribuzione e 61 anni (o 62, ma in ogni caso senza penalità) di età minima. Solo che la proposta è, per l’appunto, ancora in fase di studio con i tecnici.

Come lo stesso Salvini ha lasciato presagire, inoltre, potrebbe anche non essere la proposta definitiva, e la maggioranza potrebbe orientarsi su di un’alternativa. Molto dipende dai tecnici al servizio del Ministero del lavoro, guidato dal neo-ministro marina Calderone. Da quanto emerso proprio ultimamente, si potrebbe trattare anche di una quota 102 con condizioni di raggiungimento più flessibili.

Quindi una quota 102 che non sia raggiungibile per forza a partire dalla sommatoria esposta 41 + 61. La soluzione che, a questo punto, appare più probabile, riguarda la proroga con la riforma da svolgere nell’intera legislatura. Lo si desume anche dai termini utilizzati da Giorgia Meloni nel suo discorso alla Camera. In ogni caso, è stato già annunciata l’adozione di un pacchetto di misure ristretto a metà novembre in materia pensionistica.