Concimazione dell’olivo: periodo migliore e come fare

La concimazione dell’olivo riveste un’importanza fondamentale nella cura di questi alberi. A volte si tratta di un aspetto che viene trascurato, ma con il tempo, se effettuato correttamente, potrebbe portare numerosi benefici nello sviluppo delle piante stesse.

La concimazione dell’olivo, infatti, riesce a garantire nel corso del tempo una produzione migliore, sia per quanto riguarda la quantità dei preziosi frutti che l’albero fornisce sia in relazione alla qualità del raccolto. Per questo è importante la concimazione degli olivi.

In altri articoli abbiamo parlato di altri aspetti fondamentali della gestione dell’olivo. Ci siamo infatti soffermati ad esempio su come riconoscere le malattie dell’olivo e su come potare gli ulivi. Sono anche questi degli aspetti da non trascurare per permettere alle piante di svilupparsi correttamente negli anni.

In particolare è essenziale puntare sulla cura degli alberi, per una prevenzione contro eventuali malattie che potrebbero colpire gli ulivi e per portare avanti una corretta opera di potatura, un’azione di grande importanza che ha tra i benefici quello di assicurare una crescita corretta dell’albero nel tempo.

La guida che vi proponiamo ha invece l’obiettivo di analizzare un altro fattore da tenere in considerazione, che è proprio quello della concimazione dell’olivo. Andiamo a scoprire quando è meglio procedere con la concimazione e come fare, ricordandovi che, parlando della concimazione degli ulivi, ci soffermeremo nello specifico su un’azione che riguarda la concimazione dell’olivo biologico.

Gli elementi nutritivi di cui necessitano le piante

Partiamo proprio con l’analisi degli elementi nutritivi di cui hanno bisogno le piante per crescere nel modo corretto. Se impariamo a riconoscere un’eventuale carenza di questi elementi, potremo agire immediatamente fornendo l’apporto nutritivo giusto.

Ad esempio uno degli elementi che non dovrebbero mancare è l’azoto, che garantisce un corretto sviluppo delle piante, perché dà la possibilità di stimolare la fotosintesi e ha un ruolo importante anche nel favorire la produzione di frutti e di fiori. Inoltre l’azoto ha l’importante funzione di rendere maggiormente resistente l’albero da possibili attacchi dei parassiti.

Altri elementi fondamentali sono rappresentati dal potassio, che rende la pianta più resistente nei confronti di alcune possibili malattie e nei confronti degli sbalzi di temperatura, e dal fosforo, che ha un ruolo essenziale nella produzione di frutti e nello sviluppo delle radici dell’albero.

Parlando di olivo e concimazione, le piante poi hanno bisogno anche di altri elementi nutrivi fondamentali, come il magnesio, il calcio e lo zolfo. Il calcio in particolare permette di rendere migliore la consistenza delle olive.

Concimazione dell’olivo: periodo migliore

Naturalmente per la concimazione degli ulivi, nell’ambito della predisposizione di un piano di concimazione dell’olivo, non si deve procedere in modo casuale, anche perché è importante fare riferimento al periodo più indicato per un lavoro di questo tipo.

La concimazione dell’olivo in genere è un lavoro che viene effettuato nella stagione autunnale. Solitamente si tratta di una fase che va effettuata una volta ogni anno, per fornire le giuste sostanze nutritive al terreno in cui crescono gli alberi.

Ricordiamo comunque che è fondamentale agire anche in una fase iniziale, nel momento dell’impianto. In questo caso si parla di una concimazione di fondo. Analizziamo nel dettaglio questi due tipi di concimazione dell’olivo.

La concimazione di fondo

La concimazione di fondo dell’olivo viene effettuata, come abbiamo già sottolineato, nel momento dell’impianto. È bene utilizzare del compost, con un’azione che va effettuata sul terreno lavorato oppure utilizzando anche la terra che si ha come risultato dello scavo delle buche per le piante. In questo modo si riesce a far tornare in maniera ottimale all’interno della buca il terriccio con il compost, ben amalgamati.

La concimazione da effettuare ogni anno

Come abbiamo visto, poi, la concimazione dovrebbe essere effettuata una volta l’anno, nel periodo annuale. Ecco perché si parla spesso di concimazione autunnale dell’olivo. Il letame o il compost vanno distribuiti in genere su quella che può essere considerata la proiezione della chioma dell’albero.

Bisogna fare in modo che le sostanze in questione vengano infatti trovate dalle radici. Inoltre ricordiamo che, se abbiamo a che fare con una superficie in pendenza, potrebbe essere necessario distribuire una buona parte del compost o del letame nell’area a monte rispetto agli alberi, considerando anche che sarà l’azione della pioggia a provvedere ad uniformare il tutto. Sono queste le caratteristiche da tenere in considerazione quando si fa riferimento alla concimazione dell’olivo in autunno.

La concimazione fogliare dell’olivo

C’è anche un altro aspetto da tenere in considerazione quando si parla di concimare l’olivo. Si tratta proprio della concimazione fogliare dell’olivo. Andiamo a scoprire di che cosa si tratta nel dettaglio.

Le sostanze nutritive che apportiamo devono essere assorbite dall’albero attraverso le radici, tramite l’azione dell’acqua. Per questo dovrebbe essere fondamentale assicurare una buona presenza di acqua.

Quando questa non è disponibile, ad esempio nel corso delle stagioni estive particolarmente calde, è complicato anche il processo dell’assorbimento delle sostanze nutritive da parte dell’olivo.

Per rimediare spesso viene effettuata proprio la concimazione fogliare, che viene messa a punto a volte con fertilizzanti solubili oppure con prodotti di tipo biologico.

Ad esempio uno dei concimi maggiormente utilizzati a questo scopo è costituito dalla leonardite, che è ricco di composti organici e di micro elementi.

Quale concime per l’ulivo

Quale concime per l’ulivo possiamo utilizzare? In generale comunque, per quanto riguarda le tipologie di concime da utilizzare per la concimazione dell’olivo, possiamo ricordare alcuni elementi biologici che possono essere utili in tutte le situazioni, anche facendo riferimento alle concimazioni “regolari”.

Si tratta ad esempio del compost, del letame, ma anche della cenere di legna, della farina di roccia, del macerato di ortica o dello stallatico pellettato. Si tratta in ogni caso di sostanze importanti che assicurano una corretta crescita degli alberi, con la possibilità di ottenere una buona produzione di frutti.

Per quanto riguarda la concimazione fogliare, come abbiamo già visto, è possibile utilizzare ad esempio la leonardite, che assicura un buon apporto di elementi nutrienti alla pianta.

Ricordiamoci sempre di non trascurare mai l’aspetto della concimazione di queste piante, per ottenere dei risultati che corrispondono sempre alle nostre necessità e che possano rispettare in tutto e per tutto lo sviluppo della pianta stessa.

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Redazione