Squali verdesca in estinzione: quattro esemplari sentinella nell’Adriatico

Tra le specie di squali più a rischio di estinzione c’è anche la “Verdesca” (Prionace Glauca), caratterizzata da quelli che vengono comunemente definiti “squali sentinella”. Un progetto portato avanti dal WWF e denominato Safesharks sta consentendo il monitoraggio di alcuni di questi esemplari, in modo tale da studiare a fondo il loro comportamento.

Squali a rischio estinzione: il progetto Safesharks

In particolare, il progetto Safesharks si sofferma su 4 squali che stanno nuotando in questi giorni nel “basso” Adriatico, ovvero in quel tratto del mare più a Sud. I ricercatori stanno utilizzando dei “tag” satellitari per capire meglio il comportamento di questi animali, specialmente la durata dell’immersione e i vari spostamenti.

È stato proprio il WWF a diffondere una nota informativa su questo progetto, che vede anche la collaborazione di Coispa, Inca, e della comunità di pescatori di Monopoli (Bari).

I 4 squali sono stati “taggati” a nord del Gargano, durante delle normali battute di pesca. Stando a quanto riferito nella nota del WWF, la loro lunghezza sarebbe di circa un metro e mezzo.

Gli squali della specie “Verdesca” spesso catturati accidentalmente

Stando ai primi dati rilevati dai tag satellitari, sembra che i 4 esemplari si stiano dirigendo verso sud ma nelle prossime settimane (all’inizio dell’autunno) dovrebbero essere comunicati dettagli più precisi.

Perchè il progetto Safesharks si sofferma proprio sulla specie “Verdesca”? Come precisato dagli ambientalisti, questi squali sono quelli maggiormente soggetti al fenomeno del “bycatch”, ovvero la cattura accidentale a cui segue una pronta liberazione.

L’obiettivo del progetto è proprio quello di riuscire a capire quanto questi animali riescano a sopravvivere dopo essere stati liberati. Assieme ai pescatori vengono quindi stabilite delle linee guida per consentire un adeguato rilascio degli squali della specie “Verdesca”, tramite delle tecniche precise.

Come riportato anche dall’agenzia ANSA, si tratta del primo esperimento del genere in quest’area del Mediterraneo.