Mar Mediterraneo: il livello potrebbe salire di 20 centimetri entro il 2050

La situazione ambientale in tutto il mondo sta destando forti preoccupazioni. Il riscaldamento globale sta provocando forti scompensi, ultimo lo scioglimento definitivo di uno dei ghiacciai più importanti d’Islanda. Non passa giorno senza che venga lanciato un allarme su quelli che saranno gli scenari nel prossimo futuro, se non si predispongono dei piani di intervento seri.

Nel 2050 il Mar Mediterraneo si innalzerà di 20 centimetri

L’ultimo studio, pubblicato sulla rivista “Water” dai ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) di Bologna e di Roma, dell’olandese Radbound University e dell’Università la Sorbona di Parigi, afferma che entro il 2050 il livello del Mar Mediterraneo potrebbe alzarsi addirittura di 20 centimetri, mentre nel 2100 l’innalzamento diventerebbe di 57 centimetri.

Una prospettiva che allarma moltissimo gli esperti: basti pensare che una città come Venezia si ritroverebbe tra circa 80 anni con un livello delle acque che potrebbe elevarsi anche di 70-80 centimetri rispetto ad oggi.

Tratti di costa “spariranno”, rischi per ambiente e persone

Marco Anzidei, ricercatore dell’Ingv e coautore dello studio, precisa anche che si tratta dello studio più critico. Ce ne sono anche altri che prevedono scenari un po’ meno preoccupanti, anche se evidenziano comunque un innalzamento dell’acqua: 17 cm nel 2050 e 34 cm nel 2100.

Per arrivare alla definizione di questo quadro, tutt’altro che esaltante, gli esperti hanno osservato le variazioni del livello in corrispondenza di nove stazioni mareografiche, incrociandoli anche con le proiezioni climatiche fornite dall’Intergovernmental Panel on Climate Change e con le misure che fanno invece riferimento all’abbassamento del suolo.

L’innalzamento del livello del mare comporterà problematiche molto pesanti, come la “sparizione” di tratti più o meno ampi di costa con inevitabili rischi per le infrastrutture, per l’ambiente e ovviamente anche per gli esseri umani.