Come coltivare i capperi

Come coltivare i capperi? I capperi sono quelle piccole “bacche” verdi che di norma vengono acquistati in confezioni sotto sale o in salamoia in barattoli. Il loro sapore forte e caratteristico, appena un po’ piccante, rende i capperi un ingrediente essenziale in molti piatti mediterranei.

In realtà non sono una bacca o addirittura un frutto, ma il fiore gemma non aperto del cespuglio di cappero.

Qualche informazione storica

La pianta del cappero cresce nel nord Italia e si manifesta con boccioli di fiori non aperti pronti per la raccolta. La pianta del Capparis spinosa (o anche Capparis spinosa var rupestris e Capparis spinosa var inermis) produce questi boccioli di fiori non aperti, che sono stati utilizzati in cucina per oltre 5000 anni. Si diceva addirittura che Cleopatra li avesse serviti durante le feste per conquistare l’amore di Marco Antonio e di Giulio Cesare.

I cespugli di capperi crescono bene in condizioni molto secche perché provengono dal Mediterraneo, dall’Africa settentrionale e dal Medio Oriente. Il che significa che crescono in condizioni simili a uva, olive e pistacchi. Il Marocco, la Spagna, l’Italia, la Grecia e la Turchia hanno tutti industrie in crescita commerciale.

Perché coltivare i capperi da soli

Non potendo comprare capperi biologici, è possibile decidere di crescere la pianta a casa per evitare quegli additivi contenuti nelle confezioni. Dopo la raccolta essi verranno messi in salamoia, avranno un sapore migliore e più intenso.

Il cespuglio del cappero cresce fino a 1 metro di altezza e si estende per circa 1,5 m di larghezza. Possono persino crescere all’interno delle crepe nelle rocce e negli edifici a mo’ di spalliere, il che significa che i boccioli dei fiori sono anche facili da vedere e da raccogliere.

Alcune varietà hanno spine acuminate, ma la maggior parte delle varietà commerciali è senza spine. È una pianta a bassa manutenzione, poiché non necessita di annaffiature supplementari dopo la costituzione e crescerà su terreni poveri, sassosi o sabbiosi.

Il sistema di radici profonde può accedere all’acqua più in profondità nel terreno rispetto alle altre piante circostanti e i cespugli di cappero hanno anche radici delicate sulla superficie che raccolgono la rugiada mattutina. Hanno bisogno di sole pieno.

Ci vogliono almeno 6 ore di intensa luce solare ogni giorno, e anche terreno ben drenato. Le piantagioni commerciali sono spesso in cima a 200-300 mm di terreno per garantire un buon drenaggio. È possibile aggiungere un po’ di calce e compost alla piantagione.

Il cespuglio del cappero ama le calde temperature estive e la bassa umidità. Infatti, a quanto pare le foglie a volte sviluppano strani segni sulla superficie se l’umidità è troppo alta.

I fiori del cappero

I fiori profumati (se non sono stati raccolti tutti i boccioli) sono molto carini, con lunghi stami viola, ma durano solo un giorno, come un ibisco.

Essendo il cespuglio di cappero (per lo più) invernale dormiente (nonché semi-deciduo) è questo il momento ideale di potarlo. Questo, per andare ad incoraggiare molti nuovi germogli in fiore durante l’estate successiva e per creare un cespuglio molto più attraente e compatto.

Infine, per quanto concerne la raccolta dei boccioli di cappero, è necessario prenderli quando il bocciolo è ancora bello e stretto. La qual cosa significa che il mattino presto risulta essere il momento migliore prima che la gemma inizi a soffrire nella calura della giornata.

Il cespuglio di capperi dovrebbe continuare a fare nuove gemme nei mesi a seguire, ovvero quelli più caldi. Se si dimentica il momento ideale di raccolta dei “fiori stretti”, bisogna permettergli di fiorire e andare a seme. Questo è importante proprio perché essi possono anche essere messi in salamoia e si possono persino mangiare i nuovi germogli freschi.