Un italiano su due beve abitualmente acqua del rubinetto

Con l’avvento della pandemia sono cambiate le abitudini degli italiani in rapporto all’acqua del rubinetto? Una recente indagine ha messo in evidenza che, nonostante l’epidemia di coronavirus, i nostri connazionali, almeno per la metà, continuano a fidarsi dell’acqua erogata dai rubinetti. Infatti è stato appurato che un italiano su due beve acqua del rubinetto. Il risultato è molto evidente, perché a quanto pare gli italiani vogliono continuare a dire no alle bottiglie di plastica.

Come si è svolto lo studio sull’acqua del rubinetto

Lo studio ha coinvolto 2.000 famiglie, le cui abitudini sono state monitorate nel febbraio scorso. Alla fine della ricerca è stato messo in luce che quasi l’83% degli italiani nell’arco dei 12 mesi precedenti aveva bevuto acqua del rubinetto.

Il dato è tra l’altro in aumento rispetto ai risultati che erano stati riscontrati nel 2020, quando la percentuale ammontava al 78%. Anche nel 2020 comunque c’era stato un incremento di questa abitudine rispetto al 2014, quando la percentuale di chi ricorreva al consumo di acqua del rubinetto corrispondeva al 67%.

Le differenze a livello geografico

In tutta Italia i consumi dell’acqua crescono, anche se ci sono delle differenze a livello geografico per quanto riguarda le percentuali di chi beve acqua erogata direttamente dai rubinetti di casa propria.

Questa abitudine è infatti più diffusa soprattutto nel Nord Est della nostra penisola e in Emilia. In queste aree i consumatori abituali dell’acqua del rubinetto costituiscono il 57% della popolazione.

Al Sud e in Sicilia, invece, quasi un terzo della popolazione preferisce non bere l’acqua della rete idrica, anche per una scarsa fiducia e per un gradimento non eccellente dal punto di vista del gusto.