Satelliti di Giove: alla scoperta del pianeta

I satelliti di Giove sono davvero tanti. Stiamo parlando ovviamente dei satelliti naturali del pianeta, che in questo momento sono ben 79. Si tratta per questo motivo del pianeta del nostro sistema solare con un numero più elevato di satelliti che abbiano delle orbite accertate. Fu Galileo Galilei a scoprire nel lontano 1610 i primi satelliti di questo pianeta. Il grande scienziato ha osservato i maggiori corpi celesti che orbitano intorno al pianeta, quelli definiti in seguito medicei. Si tratta in particolare dei primi satelliti scoperti intorno ad un corpo celeste al di fuori del nostro pianeta.

Caratteristiche e nomenclatura dei satelliti di Giove

Per iniziare il nostro viaggio alla scoperta dei satelliti di questo grande pianeta, non possiamo non fare riferimento alle loro caratteristiche fisiche e relative alle orbite. In particolare le caratteristiche che contraddistinguono i vari satelliti di Giove sono molto differenti tra di loro.

Ad esempio i satelliti medicei, quelli osservati da Galileo Galilei, hanno un diametro molto esteso, che supera i 3000 chilometri. Il più grande satellite di questo pianeta è Ganimede, che ha un diametro di più di 5.000 chilometri. Si tratta anche del più grande satellite di tutto il sistema solare.

Escludendo la nostra stella e i pianeti del sistema solare, Ganimede è l’oggetto celeste più grande del nostro sistema solare, superando anche Mercurio, che ha un diametro più piccolo.

Tutti gli altri satelliti di Giove hanno dimensioni più ridotte, con diametri che arrivano al massimo a 250 chilometri.

Per quanto riguarda le orbite, dobbiamo dire che queste ultime, dal punto di vista del tempo, sono molto variabili, visto che possono richiedere per un giro completo da 7 ore fino a 7 degli anni in vigore sulla Terra.

Dal punto di vista della nomenclatura, i satelliti di Giove hanno dei nomi che sono legati in qualche modo alla mitologia di Zeus, che corrisponde proprio al Giove che dà il nome al pianeta stesso.

Nello specifico ai primi satelliti scoperti fu assegnato il nome da parte di Simon Marius, che diede a questi satelliti naturali i nomi di amanti di Zeus. Senza dubbio li abbiamo bene in mente tutti, visto che nel corso degli anni la fantascienza ha assegnato a questi corpi celesti una grande importanza.

Come sono classificati i satelliti

I satelliti di questo pianeta possono essere suddivisi in due gruppi, i satelliti regolari e quelli irregolari.

Nel primo caso siamo in presenza di corpi celesti dalle dimensioni e dalle caratteristiche delle orbite simili. Questa parte della classificazione è suddivisa a sua volta in altri due gruppi.

Possiamo distinguere infatti i satelliti interni, che si trovano molto vicino al pianeta. Si tratta di Tebe, Adrastea, Metis e Amaltea. Proprio Amaltea e Tebe sono il quinto e il settimo satellite più grandi. Questi oggetti che orbitano intorno a Giove contribuiscono a creare anche un importante sistema di anelli intorno al pianeta stesso.

C’è poi il gruppo principale, dei satelliti osservati da Galileo Galilei. Si tratta nello specifico di quattro satelliti naturali di grandi dimensioni: Io, Europa, Ganimede e Callisto. Questi quattro oggetti dello spazio hanno la quasi totalità della massa che orbita intorno al pianeta.

Il secondo gruppo della classificazione dei satelliti di Giove include i satelliti irregolari. Sono dei corpi celesti dalle dimensioni più piccole, che orbitano ad una maggiore distanza dal pianeta rispetto agli altri satelliti che abbiamo descritto e che possiedono delle orbite differenti.

In genere questi oggetti celesti hanno avuto origine da corpi originari più grandi che hanno subito un processo di frammentazione. A sua volta questi satelliti si dividono in progradi e retrogradi.

Giove cattura temporaneamente dei satelliti

Il fatto che i corpi celesti che orbitano intorno a Giove siano così numerosi deriva da caratteristiche ben precise del pianeta in questione. Infatti Giove ha una massa molto grande e nel corso dei secoli, fin dalla sua formazione, questa specificità gli ha permesso di attirare molti asteroidi che passavano nei dintorni.

È da dire anche che il numero dei satelliti non è sempre fisso, perché può cambiare nel corso di milioni di anni sulla base delle variazioni delle orbite di asteroidi e comete che transitano nei pressi del pianeta.

Questi oggetti celesti vengono spesso attirati dalla grande massa di Giove e successivamente vengono rilasciati nello spazio, anche per il fatto che non possiedono delle orbite stabili.

Ad esempio dobbiamo ricordare le comete quasi-Hilda, che si trovano spesso ad attraversare l’area del pianeta in questione. Solitamente queste comete si ritrovano ad effettuare delle orbite intorno al pianeta, anche per dieci anni. Le orbite sono appunto instabili e a volte alcune di esse precipitano sul pianeta o su altri satelliti naturali di Giove.

Possiamo parlare quindi di satelliti temporanei. Nel corso degli ultimi 100 anni ad esempio sono state catturate da Giove diverse comete, come la D/1993 F2, che finì con il precipitare sulla superficie del pianeta nel 1994.