Record di deforestazione in Amazzonia a maggio

Sono 829 i chilometri quadrati che sono stati persi nelle foreste dell’Amazzonia nel corso del mese di maggio. Facendo i calcoli, si tratta di un’estensione che corrisponde a circa cinque volte l’intera città di Milano. Le informazioni sulle perdite di foresta in Amazzonia sono state diffuse direttamente dall’INPE, l’Instituto Nacional de Pesquisas Espaciais. Si tratta del maggio con il livello più elevato di deforestazione registrato nel corso degli anni. In particolare, facendo il confronto con l’anno scorso, sono stati persi 100 chilometri quadrati in più di foresta.

Entro il 2020 saranno persi 12mila chilometri quadrati di foreste

Gli ambientalisti hanno segnalato comunque un periodo negativo per quanto riguarda la deforestazione in generale nei primi mesi dell’anno in corso, segnando dei dati che potrebbero far pensare ad uno degli anni peggiori in relazione proprio alla perdita del territorio, a partire dal 2015, quando è stato preso in considerazione una nuova tipologia di rilevamento.

Secondo le stime dell’IPAM, Amazon Environmental Research Institute, entro il prossimo mese di agosto saranno distrutti 9mila chilometri quadrati di territorio delle foreste. È un numero molto elevato, considerando ad esempio il fatto che durante il 2019, con numerosi incendi che hanno riguardato questa zona del mondo, si sono persi in totale 9.200 chilometri quadrati di verde.

L’IPAM stima nello specifico che entro la fine dell’anno potrebbero essere distrutti quasi 12mila chilometri quadrati di foresta.

Anche l’emergenza sanitaria ha delle conseguenze

Secondo le notizie che arrivano da questa area del pianeta, sarebbe anche l’emergenza sanitaria in corso ad avere delle conseguenze sulla deforestazione. Le forze dell’ordine infatti sarebbero maggiormente impegnate nel contrasto dell’epidemia e nel rispetto delle restrizioni.

In questa maniera si lascia uno spazio maggiore a coloro che compiono dei crimini nei confronti dell’ambiente.