Meteore Orionidi: cosa sono e quando osservarle

Cosa sono le meteore Orionidi? Come è possibile osservare quelle che comunemente vengono chiamate “stelle cadenti di ottobre“? Le stelle cadenti Orionidi costituiscono un fenomeno celeste davvero affascinante.

Tutti, quando ammiriamo le foto di stelle cadenti oppure quando vediamo uno sciame di questo tipo in cielo, restiamo piacevolmente stupiti dalla bellezza di questo fenomeno.

Ma di cosa si tratta esattamente? Qual è la precisa origine delle meteore Orionidi e come fare per osservarle al meglio nel periodo dell’anno in cui sono visibili? Vediamo di scoprirne di più.

Cosa sono le meteore Orionidi

Le meteore Orionidi costituiscono appunto uno sciame meteorico che si manifesta principalmente nel periodo che va dal 2 ottobre di ogni anno al 7 novembre. Il momento principale in cui l’attività di questo sciame appare più evidente è quello che va dal 20 al 23 del mese di ottobre.

Il nome delle meteore Orionidi deriva principalmente dalla posizione del radiante. Si tratta del punto dal quale dovrebbe partire lo sciame. Nello specifico il radiante di questo sciame meteorico è costituito dalla zona che si trova vicino alla costellazione di Orione.

Proprio per questo le meteore in questione prendono il nome di Orionidi. Si tratta di uno dei due fenomeni di questo genere che sono determinati dal passaggio del nostro pianeta nell’area in cui si trova la cometa di Halley. Il secondo sciame meteorico è quello delle Eta Aquaridi.

La storia delle meteore Orionidi

L’anno in cui è avvenuta la scoperta di questo fenomeno è il 1839. In quell’occasione E.C. Herrick parlò proprio della manifestazione di questo sciame meteorico, che definì come presente nel periodo tra l’8 e il 15 ottobre.

L’anno successivo il fenomeno fu osservato di nuovo ed Herrick parlò di un periodo più ampio, fino al 25 ottobre. La prima osservazione precisa di questo fenomeno avvenne nel 1864, da parte di Alexander Stewart Herschel, che confermò proprio l’origine nella costellazione di Orione.

Nel corso degli anni aumentò sempre di più l’interesse nei confronti di questa particolare manifestazione nel cielo e gli astronomi osservarono con più attenzione questo sciame nel cielo dell’autunno.

Le meteore autunnali sono, come abbiamo già specificato, da accompagnare ad un altro sciame, che si può osservare nella stagione primaverile. Si tratta delle Eta Aquaridi, determinate anch’esse dai resti della cometa di Halley.

L’origine dalla cometa di Halley

La cometa di Halley è una delle poche comete, secondo l’osservazione da parte degli scienziati, a dare origine a due differenti sciami. Secondo quanto è stato osservato e studiato dagli esperti, sempre proprio che lo sciame delle meteore Orionidi sia generato dalla polvere che la cometa ha espulso nel corso degli ultimi 2200 anni.

Per questo motivo si riscontra una certa irregolarità nella composizione delle meteore in questione.

Uno studio effettuato nel 1982 inoltre ha posto l’attenzione sul massimo, che risultava abbastanza imprevedibile. Si tratta a tutti gli effetti della presenza di un doppio massimo: sono due infatti i punti in cui l’attività delle meteore Orionidi presenta un picco.

È stato osservato in precedenza infatti che il radiante si presentava come maggiormente diffuso rispetto agli altri sciami di meteore studiati in precedenza. Proprio per questo motivo il massimo risultava praticamente imprevedibile.

Come osservare le Orionidi

Tutti conosciamo le Perseidi, uno sciame meteorico molto conosciuto, che si può osservare principalmente nella notte di San Lorenzo, il 10 agosto, o comunque in questo periodo. Sappiamo benissimo quali sono i consigli da seguire per osservare al meglio questo fenomeno celeste.

Come fare, quindi, per osservare nel migliore dei modi lo sciame delle meteore Orionidi? Sicuramente uno dei consigli utili è quello di allontanarsi dalle luci delle città.

È opportuno, se si vuole osservare lo sciame di meteore, che non ci sia un grande inquinamento luminoso, per poter vedere meglio senza il disturbo delle luci dei centri urbani.

Per questo è opportuno recarsi in una zona di montagna o di campagna, lontano dalle città. Bisogna guardare nella direzione della costellazione di Orione.

Per fare questo consideriamo che è possibile osservare tre stelle allineate che sono circondate da un ulteriore rettangolo di quattro stelle ancora più luminose.

In ogni caso stare per qualche ora nel periodo indicato ad osservare il cielo notturno non solo è un’attività rilassante, ma consente di osservare un fenomeno molto affascinante che caratterizza il nostro pianeta e le stelle e che sicuramente ci fa riflettere un po’ di più sulla nostra posizione nell’universo.