La salute mentale compromessa dai cambiamenti climatici?

I cambiamenti climatici stanno avendo un impatto sul pianeta ma anche sulla salute delle persone. Nessuna parte del mondo è stata lasciata intatta. E molte persone sono state – e saranno – danneggiate dagli effetti dell’aumento dei gas serra.

Molti di questi effetti danneggiano chiaramente la salute fisica delle persone, ad esempio aggravando l’asma o le malattie cardiache. Ma i cambiamenti climatici possono essere dannosi anche per la salute mentale. E i bambini e gli adolescenti sono particolarmente a rischio, secondo gli psicologi.

Il cambiamento climatico e l’impatto con la salute mentale

Il cambiamento climatico colpisce le persone in molti modi. Gli impatti diretti possono colpire duramente. Il tempo estremo e l’innalzamento del livello del mare possono distruggere case e proprietà. Le persone possono subire danni fisici anche da eventi estremi. Anche se qualcuno non ha queste perdite, potrebbero preoccuparsi di cosa potrebbe accadere in futuro. Possono derivare depressione, ansia, stress post- trauma , disturbi del sonno e altri problemi.

Il cervello di bambini e adolescenti è ancora in crescita e in via di sviluppo, osserva Lise Van Susteren, psicologa a Washington, DC. È un’esperta sugli effetti sulla salute mentale dei cambiamenti climatici.

Ma i cambiamenti climatici possono rappresentare un rischio per la salute mentale anche senza una minaccia fisica diretta. I bambini e gli adolescenti sono generalmente più inclini ad accettare il consenso scientifico – un ampio consenso – sul ruolo dell’umanità nel cambiamento climatico, osserva Van Susteren. Molti bambini si preoccupano anche di come si prevede che l’impatto dei cambiamenti climatici peggiorerà soltanto.

Come affrontare il problema?

Ci sono cose che i ragazzi e le ragazze possono fare per affrontare eventuali emozioni negative che potrebbero minacciare la loro incolumità.

Quelli che provano emozioni negative riguardo ai cambiamenti climatici devono lasciare uscire quelle sensazioni secondo gli esperti. Quindi devono prendere l’energia di tutte quelle emozioni e chiedersi cosa pensano di fare meglio per correggere ciò che può essere corretto. E c’è molto che i giovani possono fare.

Ad esempio, Milou Albrecht, 14 anni, è un’attivista. Dall’anno scorso, è stata una delle leader degli scioperi scolastici australiani per il cambiamento climatico. E che dire poi del movimento iniziato con l’attivista Greta Thunberg, un’adolescente in Svezia? Insomma, tutto è nelle mani delle generazioni future.