La riduzione delle emissioni inquinanti fa bene alla salute e anche all’economia: lo studio

Il prezzo da pagare per darci un taglio con le emissioni inquinanti può sembrare costoso. Ma è necessario se si vuole ridurre il numero di morti per inquinamento atmosferico e se si vuole favorire l’economia, secondo una nuova ricerca.

La nuova ricerca: meno inquinamento, più soldi

Il nuovo studio in Nature Communications riporta che tagli immediati e drammatici delle emissioni sono economicamente validi se si tiene conto dei benefici per la salute umana.

Ridurre le emissioni di gas serra potrà far diminuire anche i decessi determinati dall’inquinamento, secondo quanto afferma Mark Budolfson, autore dello studio all’Università del Vermont. Questi benefici ‘per la salute’ della politica sui cambiamenti climatici sono ritenuti importanti. Ma fino ad ora non sono stati pienamente integrati nelle analisi economiche globali di quanto il mondo dovrebbe investire nell’azione per il clima.

Aggiungendo l’inquinamento atmosferico ai modelli climatici globali, Budolfson e colleghi ritengono che, dal punto di vista economico, la politica climatica ottimale sarebbe più aggressiva di quanto si pensasse in precedenza e produrrebbe benefici immediati a livello globale.

I benefici per la salute da soli potrebbero raggiungere trilioni di dollari in valore annuo, a seconda delle politiche di qualità dell’aria adottate dalle nazioni, per compensare gli investimenti climatici.

Cosa hanno scoperto i ricercatori?

I ricercatori hanno considerato i costi e i benefici delle emissioni di inquinanti atmosferici, che producono aerosol. Gli aerosol non sono mai stati completamente integrati in questo tipo di modellazione e sono importanti per due motivi. L’inquinamento da aerosol peggiora la salute umana, ma gli aerosol agiscono anche per raffreddare la terra, controbilanciando parte del riscaldamento generato dai gas serra.

I ricercatori hanno scoperto che gli sforzi drammatici necessari per raggiungere gli obiettivi dell’accordo di Parigi di limitare l’aumento della temperatura globale a 2 gradi C (o 3,6 gradi F) sono economicamente difendibili.

Questo perché i benefici per la salute derivanti dalle riduzioni dell’inquinamento atmosferico possono compensare i costi a breve termine. Precedenti studi economici su questo tema non hanno sostenuto un obiettivo climatico così rigido.