Graminacee ornamentali: caratteristiche e coltivazione

Le graminacee ornamentali sono davvero belle a vedersi. Sono delle piante che possono essere coltivate in giardino o nei parchi pubblici, ma ci sono anche le graminacee ornamentali in vaso. Le piante graminacee possono veramente fungere da ornamento, specialmente quando si tratta di graminacee ornamentali sempreverdi, graminacee ornamentali perenni che si adattano a vivere a tutte le condizioni climatiche. Ma quali sono le piante graminacee che possono essere coltivate per ornare gli spazi verdi, anche quelli che abbiamo in casa? Vediamo di saperne di più, anche basandoci sulle loro caratteristiche fondamentali.

Le caratteristiche delle graminacee ornamentali

Di solito quando sentiamo parlare di graminacee pensiamo a quelle piante che vengono coltivate specialmente per uso alimentare. In realtà forse ben pochi sanno che esistono anche delle graminacee ornamentali che sono meno conosciute, ma anch’esse piuttosto diffuse.

Di queste piante ne esistono circa 10.000 specie, che crescono in tutte le zone del pianeta. Hanno come caratteristica fondamentale il loro aspetto che assomiglia a cespugli morbidi, formati da foglie lineari con un margine liscio.

Il colore di queste piante può variare, perché è correlato alle specie di appartenenza. Alcune graminacee da giardino, infatti, hanno un colore verde piuttosto brillante, mentre altre si presentano con una tinta dorata.

La coltivazione delle graminacee

Anche gli esperti di paesaggi sono convinti che le graminacee ornamentali possano avere un posto di tutto rispetto all’interno del giardino. Per questo le inseriscono spesso, specialmente negli ultimi anni, all’interno dei loro progetti architettonici.

In effetti possono essere molto scenografiche e si prestano bene alla coltivazione, anche perché non hanno l’esigenza di molte cure. La maggior parte di queste piante richiede di essere esposta pienamente al sole.

Le graminacee ornamentali si adattano a qualunque tipo di terreno. Tuttavia per svilupparsi in maniera rigogliosa avrebbero bisogno di un terriccio ben drenato e misto ad argilla. Se le coltiviamo in vaso, meglio mettere sul fondo della sabbia.

L’apporto d’acqua e la concimazione

Esaminiamo quali sono le esigenze idriche delle graminacee ornamentali. Di solito sono piante che riescono a resistere anche a lunghi periodi di siccità. Non è necessario innaffiarle con regolarità, perché, se si trovano negli spazi aperti, possono beneficiare delle piogge.

L’irrigazione dovrebbe essere oggetto di maggiore attenzione soprattutto quando le piante sono giovani, in modo che possa attecchire bene l’apparato delle radici. In autunno poi non è nemmeno necessario innaffiare queste piante, perché in questa stagione si trovano nella loro fase di riposo vegetativo.

Per stimolare la ricrescita, in primavera potrebbe essere necessario effettuare una concimazione. Si utilizza di solito un fertilizzante adatto alle piante che hanno un basso livello di azoto.

La coltivazione delle graminacee ornamentali in vaso

Se vogliamo disporre queste piante sul balcone o sul terrazzo, possiamo coltivarle in vaso. Da questo punto di vista sono molto importanti le dimensioni del contenitore, che dovrebbero partire da un diametro minimo di 15-22 centimetri.

Chiaramente la grandezza del contenitore va scelta anche in base allo sviluppo della pianta. Se le nostre graminacee sono molto rigogliose, scegliamo dei contenitori molto larghi e molto profondi. Come abbiamo già specificato, meglio mettere sul fondo del materiale drenante.

La coltivazione in vaso richiede delle innaffiature più frequenti. In ogni caso anche in questo tipo di coltivazione occorre procedere col dare acqua soltanto quando il terreno sia interamente asciutto.

Come si propagano le graminacee

La propagazione delle graminacee ornamentali avviene in primavera. Possiamo essere noi stessi a favorire questo processo, agendo ogni 3 o 5 anni, quando le piante iniziano a produrre una nuova vegetazione.

Basta rimuovere il terreno intorno alla pianta ed estirpare il cespo più forte. Quest’ultimo va tagliato in più parti, cercando di lasciare ogni porzione con qualche radice ben sviluppata.

Poi si tagliano le foglie riducendole ad un terzo in termini di lunghezza. Le porzioni che ricaviamo devono essere piantate al momento stesso e, almeno durante il primo anno, vanno irrigate con regolarità.

L’impianto o la messa a dimora devono essere praticati in delle buche che siano state ben lavorate, sempre non dimenticando di aggiungere sul fondo del materiale drenante. La distanza da un impianto all’altro può variare dai 40 agli 80 centimetri, tenendo conto delle dimensioni delle graminacee ornamentali.

Queste piante dal carattere scenografico si prestano molto bene ad essere utilizzate come esemplari isolati oppure ad essere disposte nei bordi delle aiuole molto lunghe.