Geranio parigino: cura e coltivazione

Il geranio parigino costituisce una pianta molto affascinante soprattutto per la sua ampia fioritura che la rende adatta ad abbellire i balconi e i lati esterni della casa. Poiché la sua coltivazione è abbastanza semplice, il geranio parigino costituisce una delle piante da balcone più utilizzate. Si tratta di una pianta molto resistente, anche se le temperature inferiori allo zero potrebbero creare qualche problema. La fioritura si riferisce soprattutto al periodo primaverile e a quello estivo. Ma vediamo come coltivare il geranio parigino e come prenderci cura di questa pianta che ci può dare grandi soddisfazioni in tema di giardinaggio.

Le caratteristiche generali della coltivazione

È molto facile fare in modo che le piante di gerani parigini si moltiplichino. Infatti si possono piantare per talee, le quali riescono a crescere con molta facilità. Solitamente i rami da interrare vanno messi in vaso soprattutto nei mesi di marzo e di aprile, che costituiscono il periodo più adatto per la crescita di questi fiori.

Una certa cura deve essere riservata nel tenere le piante al riparo dal vento. Per loro caratteristica generale, i gerani parigini tendono ad allungarsi, quindi il vento può anche spezzarli o rovinarli. Ecco perché devono rimanere al riparo.

Una certa cura deve essere riservata anche alla scelta del terriccio da mettere nel vaso. Il più adatto è quello che prevede il mescolamento di sabbia, torba e terra. Per prenderci cura in maniera corretta di questi fiori, dovremmo di volta in volta eliminare le foglie e i fiori secchi, per permettere alla pianta di avere più energie da dedicare alla possibilità di donare una fioritura continua e ricca.

La concimazione del geranio parigino

Perché la fioritura sia abbondante, è molto importante che la terra in cui vengono piantati questi fiori sia dotata delle giuste sostanze nutritive. Per cui possiamo arricchire il terriccio con del fertilizzante adeguato, che dovrebbe essere sempre dato alle piante a partire dalla primavera, per concludere dei cicli di concimazione a circa metà dell’estate.

È molto importante anche la varietà, infatti si dovrebbe cercare di cambiare il concime circa ogni tre settimane. Può essere pure fondamentale provvedere al travaso dei gerani in un contenitore più grande, agendo in questo senso nel mese di maggio.

Trasportando le piante in un vaso più grande, possiamo anche avere cura del terriccio da utilizzare, che dovrebbe essere ben drenante. Inoltre ricordiamoci di provvedere a smuovere di tanto in tanto la superficie della terra.

In questo modo apportiamo molti benefici alle piante, perché le radici possono usufruire di una migliore aerazione e possono assorbire meglio l’acqua e il concime.

L’esposizione delle piante

L’esposizione migliore per il geranio parigino è quella capace di garantire un buon soleggiamento. In ogni caso questo non deve essere eccessivo, infatti è preferibile un’esposizione a mezz’ombra.

Sarà sempre la pianta ad adattarsi alla posizione in cui si trova, anche se dobbiamo dire che le zone troppo ombreggiate non sono molto adeguate, perché in questo caso la pianta tende a produrre rami molto lunghi e non regala abbondanti fioriture.

L’innaffiatura del geranio parigino

Sottolineiamo l’importanza della moderazione dell’acqua per quanto riguarda l’innaffiatura. Le piante devono essere innaffiate con regolarità soprattutto nel periodo della fioritura, quindi per tutta la primavera e per il periodo estivo.

L’acqua è fondamentale per apportare le giuste sostanze nutritive di cui questi fiori hanno bisogno. Allo stesso tempo, però, è importante garantire che non ci sia un ristagno dell’acqua nel terriccio. I ristagni sono spesso negativi per queste piante, ecco perché è importante smuovere la terra in modo che l’acqua sia assorbita e non rimanga accumulata in superficie.

Inoltre proprio la presenza della sabbia e del terriccio ben drenante in generale si rivela fondamentale per assicurare il giusto equilibrio tra l’acqua e il terriccio asciutto.

Le malattie

I gerani parigini possono essere soggetti all’azione di afidi e cocciniglie. Bisogna sempre prestare attenzione alle malattie che affliggono questi fiori, in modo da intervenire già alla comparsa dei primi segnali.

Per esempio spesso possono comparire le larve del licenide, che scavano delle vere e proprie gallerie all’interno dei fusti e possono essere davvero fatali per queste piante. In genere possiamo accorgerci della presenza di queste larve perché gli steli tendono a diventare più scuri.

In questi casi bisogna agire immediatamente e il rimedio più adatto è quello di potare il geranio alla base, eventualmente cambiando anche la terra all’interno del vaso.

Un altro pericolo è rappresentato dalle muffe, contro le quali si può agire immettendo nella terra specifici prodotti che sono realizzati a base di zolfo e di rame.