Cile, prime analisi confermano: la marea rossa inizia a regredire

Alcuni giorni fa va parlavamo della marea rossa che sta affliggendo le coste del Cile, ossia di quel fenomeno di fioritura incontrollata delle alghe tossiche che avrebbe provocato la moria di pesci, uccelli, foche e di altri animali marini. Ma stando ai risultati prodotti da alcune analisi, sembra proprio che il caso stia progressivamente regredendo.

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A prendersi cura del monitoraggio sono tuttora 14 scienziati della nave Cabo de Hornos incaricati di controllare la situazione su mandato diretto del Ministero dell’Economia. Le attività di monitoraggio sono cominciate pochi giorni fa, il 26 maggio, e le conclusioni definitive arriveranno soltanto nelle prossime settimane.

I primi risultati, però, parlano chiaro: ‹‹La marea rossa si sta ritirando››, spiega Laura Farias, studiosa dell’Università di Concepcion. Ed è da questo punto di partenza che ora la ricerca del team di scienziati dovrà ripartire per cercare di capire non solo l’entità del fenomeno, ma anche le cause che lo hanno originato.

La fioritura fuori controllo delle alghe tossiche sia la perfetta normalità per le coste del Cile del Sud. Ma è altrettanto vero che quest’anno il caso si è ingrandito oltre misura. Tutta colpa di di El Niño, nome con il quale si descrive l’innalzamento della temperatura delle acque del Pacifico; ma la conferma di questa ipotesi e l’emergere di nuovi possibili scenari arriveranno solo quando gli scienziati riterranno concluse le attività di ricerca.

Alberto Mengora