Cambiamenti climatici: gravi danni all’economia in Italia

Secondo recenti studi, i cambiamenti climatici potrebbero causare in Italia ingenti danni sia sociali che economici. Il nostro Paese, infatti, è minacciato nelle zone costiere dall’innalzamento del mare e nelle zone montane dallo scioglimento dei ghiacciai.

Lo studio

Alcuni studi scientifici internazionali hanno osservato gli effetti dei cambiamenti climatici negli ultimi anni nelle varie aree del mondo. Dai dati, si stima che, se in Italia le emissioni continueranno ad aumentare, quasi 5500 chilometri quadrati potrebbero essere inondati entro il 2100 e verrebbero colpite circa 375000 persone.

Stando allo studio, la città di Napoli registrerebbe le maggiori perdite finanziarie (stimate in 290 milioni di dollari all’anno al 2100) a causa dell’innalzamento del mare.

I danni in Italia

I cambiamenti climatici, oltre ad avere delle conseguenze sulle coste italiane, avrebbero degli effetti devastanti anche sulle Alpi: tre quarti delle stazioni sciistiche non avrebbero più neve entro la fine del secolo.

Questo è un pericolo perché le Alpi forniscono oltre la metà dell’acqua totale annua al bacino del Po e quindi, con lo scioglimento dei ghiacciai, il flusso del fiume in inverno e primavera aumenterebbe.

In estate ed autunno, invece, questo flusso diminuirebbe e ciò avrebbe delle conseguenze sulla gestione delle risorse idriche. Ciò comporterebbe anche danni economici perché il bacino del Po rappresenta il 40% del PIL italiano.

Con i cambiamenti climatici, dunque, verrebbe colpita l’economia italiana: infatti, le attività marittime economiche e turistiche del Mediterraneo generano un introito stimato di circa 450 miliardi di dollari all’anno per l’Italia.

A causa dell’evaporazione, il Mediterraneo diventerebbe più caldo e più salato e questo comporterebbe la distruzione di habitat e la perdita di quelle specie che assorbono l’anidride carbonica sufficiente per compensare le emissioni dei Paesi mediterranei.

Gli studiosi si dicono preoccupati perché, se le emissioni non diminuiscono, il Mar Mediterraneo subirà un’ondata di calore di lunga durata ogni anno entro la fine di questo secolo. Questo avrà senza dubbio delle ripercussioni sugli ecosistemi marini e sulle persone.