Basilico in vaso: come coltivarlo

Il basilico in vaso è una di quelle piante aromatiche che più rappresenta la nostra cucina mediterranea. Non manca mai in nessuna famiglia una pianta di basilico durante il periodo estivo per poter attingere alle sue foglie che danno sapore e gusto a moltissime pietanze.

Solitamente siamo abituati ad acquistare una piccola piantina e curarla durante i mesi caldi per poi buttarla una volta che le sue foglie hanno smesso di crescere. Forse non tutti sanno che il basilico è una delle piante aromatiche che possono durare nel tempo una volta messo a dimora in un vaso e riprodursi nel susseguirsi delle stagioni.

Andiamo, quindi, a scoprire quali sono le tecniche e le attenzioni da riservare a questa utilissima pianta, in modo tale da riuscire ad averla sempre pronta nel nostro terrazzo.

Come coltivare il basilico in vaso

Come coltivare il basilico in casa? Come si coltiva il basilico? Il basilico che portiamo a casa in piccoli vasetti di plastica necessita come prima cosa un rinvaso in un contenitore, preferibilmente di terracotta per favorirne l’areazione e il drenaggio ben più ampio visto che, in verità una singola piantina va divisa in molte sezioni.

Una volta estratto dal primo contenitore, quello del vivaio per intenderci, togliete tutto il terriccio rimasto e lasciate scoperte le radici, a questo punto dividete la pianta madre in tante piccole piantine con molta accuratezza mantenendo le radici più lunghe e sviluppate integre in modo tale da non stressare troppo la pianta.

Una volta fatta questa operazione delicata avete già compiuto uno dei passi più importanti perché le vostre piante di basilico in vaso crescano rigogliose in buona salute.

Sul fondo del vaso spargete della corteccia o dell’argilla per un paio di centimetri che consentirà al terriccio di respirare ed eviterà dannosi ristagli di acqua che porterebbero a marciume radicale e infestazioni di cocciniglie.

Il terriccio da utilizzare per piantare il basilico in vaso è quello comune, molto facile da reperire ed economico. Abbiate l’accortezza di posizionare le piantine ben distanziate l’una dall’altra in modo tale che le radici trovino adeguato spazio nel quale svilupparsi e la pianta potrà così crescere in altezza anche fino a 20 centimetri.

Posizionare il vaso con cura

Come curare il basilico, una volta che è stato realizzato il tutto con precisione? Passiamo ora a ciò che riguarda la cura del basilico, per scegliere quale sia l’ambiente più adatto per far crescere il nostro basilico in vaso sia nel periodo estivo che in quello invernale.

La parte più facile è ovviamente costituita dal periodo estivo, che è anche quello in cui la pianta aromatica viene utilizzata più spesso.

Il basilico in vaso, infatti, vive molto bene all’aperto esposto alla piena luce del mattino e alle temperature miti e gradevoli da maggio a settembre della nostra penisola.

Ama essere abbondantemente innaffiato nelle ore serali o dell’alba, in modo tale che il sole di mezzogiorno non vada a nuocere bruciandone il terreno.

Inoltre, al bisogno, una o due volte al mese, si possono reintegrare i sali minerali e le vitamine del terriccio con un fertilizzante biologico per donare vigore alle foglie che poi andremo a consumare.

Ma in inverno la pianta si butta? La risposta è: non necessariamente, se si presta attenzione. Se scegliamo di lasciarla nel balcone, il basilico non riuscirà a sopravvivere alle intemperie e al clima rigido dell’inverno ed appassirà, ma se lo copriamo con una copertura di tessuto non tessuto le foglie rilasceranno i semi nel terreno che lo faranno rinascere una volta completato il suo ciclo vitale.

Se, invece, avessimo la possibilità di proteggere il vaso all’interno davanti a una soleggiata finestra o veranda dove le temperature non scendono sotto ai 15 gradi e il sole continua a dargli la giusta luce, il basilico potrebbe accompagnarci per tutto il periodo invernale continuato a produrre le sue deliziose foglie.

Curiosità e proprietà che non conoscevi del basilico

Se si pensa al basilico, lo si associa in automatico al pesto, al condimento per piatti freddi e alla fogliolina da posizionare sopra al piatto di pasta al pomodoro fumante.

Quello che non sai è che il basilico è molto più che un semplice ingrediente per le nostre preparazioni estive.

Infatti da questa pianta si possono produrre decotti e oli essenziali che riescono a dare sollievo a nausee, problemi di tipo intestinale e, usato ad uso topico, da sollievo a piaghe e punture d’insetto grazie all’alto valore antibatterico delle sue foglie.

Il basilico, infine, è un perfetto rimedio naturale per allontanare le zanzare grazie al suo forte odore, basterà strofinare qualche foglia sulla pelle per non subire più alcuna puntura da parte di quei fastidiosi insetti estivi.

Le proprietà del basilico

Le proprietà del basilico sono molte. Infatti questo ortaggio si distingue per le sue qualità nutritive, in quanto è ricco soprattutto di sali minerali, come il manganese, e di vitamine, fra cui spicca la vitamina K. Il basilico è un’ottima fonte di rame e di vitamina C ed è in grado di fornire calcio, ferro e acido folico.

In particolare questa pianta di cui stiamo parlando è ricca di oli volatili e di flavonoidi. Questi ultimi sono molto importanti, perché hanno la funzione di proteggere la struttura delle cellule dai danni ossidativi causati dai radicali liberi.

Il basilico, come è stato evidenziato anche da alcune ricerche da laboratorio, ha innumerevoli proprietà antibatteriche dettate dai suoi oli volatili. Essi agiscono infatti molto bene contro il proliferare di alcuni batteri, come la listeria, l’escherichia coli e lo stafilococco aureo.

Sono noti anche gli effetti antinfiammatori di questa pianta che può essere aggiunte anche in delle ricette molto comuni. Un elemento contenuto nell’olio di basilico è noto anche per inibire la capacità di un enzima che causa infiammazione. Può essere un coadiuvante utile nell’agire contro l’intestino infiammato o in altre patologie come l’artrite reumatoide.

Il basilico è un’ottima fonte di vitamina A, soprattutto perché si caratterizza per un’alta concentrazione di carotenoidi, come per esempio il betacarotene. Nello specifico quest’ultimo agisce anche come antiossidante, aiutando a prevenire i danni provocati per esempio dal colesterolo.