Tartarughe marine, un record storico: oltre 700 nidi sulle coste italiane

Piccolo di tartaruga
Piccolo di tartaruga (Pixabay) Newsecologia.it

La nascita di tartarughe Caretta caretta batte ogni record: oltre 700 nidi nel 2025, segno di un mare sempre più accogliente. Ecco dove.

Sulle spiagge italiane non ci sono solo ombrelloni e bagnanti. C’è un’altra vita, silenziosa e antichissima, che ogni estate riaffiora dalla sabbia.

Le tartarughe marine Caretta Caretta stanno riscrivendo la mappa del Mediterraneo, trovando nelle nostre coste un rifugio sicuro.

La stagione 2025 segna un traguardo senza precedenti: più di 700 nidi censiti lungo la penisola.

Un risultato che racconta non solo la forza della natura, ma anche quella delle persone che la proteggono. Ecco dove sono venute alla luce nuove creature del mare, tra le regioni ce ne sono alcune che sorprendono.

L’Italia delle tartarughe: un mare di nidi e di speranza

La crescita è costante, visibile e concreta. Negli ultimi due anni il numero dei nidi è aumentato di oltre il 60%, un segnale che parla di equilibrio ritrovato tra uomo e mare. Sicilia, Calabria, Campania e Puglia guidano la classifica delle regioni più accoglienti per la specie. Sulle spiagge di Siracusa, nel Cilento o lungo la Costa dei Gelsomini, volontari e ricercatori vegliano giorno e notte sui piccoli tesori sepolti nella sabbia.

Ogni nido è recintato, monitorato e difeso da curiosi, mareggiate e luci artificiali. Il progetto europeo Life Turtlenest, coordinato da Legambiente, ha un ruolo chiave in questa rinascita: unisce scienza, istituzioni e cittadini in un impegno condiviso per salvaguardare la Caretta Caretta e il suo delicato ciclo vitale.

Tartarughe sulla spiaggia
Tartarughina sulla spiaggia (Pixabay) Newsecologia.it

La Caretta Caretta si spinge a nord: la Liguria entra nella mappa

Il dato più sorprendente arriva dal Nord. La Liguria, per la prima volta, ha registrato dodici nidi, un numero impensabile fino a pochi anni fa. Segno che la specie si adatta e trova nuovi spazi, anche dove un tempo la sua presenza era solo un’eccezione. È l’effetto combinato del cambiamento climatico e dell’efficace rete di monitoraggio che oggi copre tutto il litorale nazionale. Dal 2023 al 2025, i nidi sono passati da 443 a oltre 700, toccando perfino Toscana e Lazio, con risultati mai visti prima. La crescita, secondo i ricercatori del progetto Life Turtlenest, è dovuta anche all’arrivo di nuove femmine e al ritorno ciclico di quelle già nate sulle nostre coste.

Un segno di fedeltà naturale e di fiducia ambientale. Ora Legambiente chiede un passo ulteriore: rendere queste “spiagge calde” aree protette legalmente, ampliando i Siti Natura 2000 per garantire alle tartarughe un futuro stabile, lontano dai rischi del turismo e dell’erosione costiera. Il mare italiano racconta una nuova storia di rinascita. Se la tutela continuerà, le nostre coste potrebbero diventare nei prossimi anni la culla mediterranea della Caretta Caretta.