Geotermia, il calore sotto i piedi che il mondo non conosce | Sfrutta l’energia naturale

Geotermia, energia rinnovabile
Geotermia, energia rinnovabile (Canva) Newsecologia.it

Un patrimonio di calore pulito è sotto la crosta terrestre. La geotermia è una risorsa ancora poco conosciuta, ma sostenibile e conveniente.

Pochi chilometri sotto la superficie scorre un calore costante, prevedibile e a basse emissioni, disponibile giorno e notte. È una risorsa che promette energia di base, senza le fluttuazioni del sole o del vento.

Eppure, quando guardiamo la mappa della produzione elettrica globale, la geotermia rimane marginale.

Per capire questo divario servono geologia, tecnologia e politiche economiche che dialogano tra loro.

Questo articolo spiega in modo chiaro cosa intendiamo per geotermia, quali sono i limiti storici e come la nuova tecnologia potrebbe cambiare il gioco.

Cosa intendiamo quando parliamo di geotermia

La geotermia non è una sola tecnologia. Spesso si confonde il calore poco profondo, impiegato dalle pompe di calore per climatizzare edifici, con la geotermia elettrica, che richiede vapore a temperature molto più alte. Le pompe sfruttano i primi metri di terreno, dove la temperatura è stabile e ideale per riscaldare o raffrescare con efficienza. La produzione di elettricità invece dipende da serbatoi caldi e permeabili a centinaia o migliaia di metri di profondità. Queste condizioni sono naturali solo in alcune aree, come zone vulcaniche o margini di placche tettoniche, per questo la geografia decide chi può sfruttare questa risorsa economicamente.

Il risultato è una distribuzione a macchia di leopardo. Paesi come Islanda e Kenya mostrano che la geotermia può sostenere larghe porzioni del fabbisogno elettrico quando la geologia e le politiche si allineano. Ma altrove l’energia resta costosa da avviare, non perché il calore manchi, ma perché perforare e testare i siti richiede investimenti iniziali rilevanti e comporta rischi esplorativi che le banche valutano con prudenza.

Geotermia, energia per la casa
Geotermia, energia per la casa (Canva) Newsecologia.it

Energia per la casa a chilometro zero, di cosa si tratta

I principali ostacoli sono economici e normativi. La maggior parte dei costi si sostiene prima che arrivi il primo kilowattora: perforazioni profonde, prove, tempi lunghi per i permessi. Inoltre, l’iniezione di fluidi in profondità impone controlli per limitare il rischio di sismicità indotta, e le procedure autorizzative possono durare anni. Nel confronto, fotovoltaico ed eolico sono moduli riproducibili e scalabili, per questo hanno avuto una diffusione rapida e una riduzione dei costi molto marcata.

Una possibile svolta si chiama Enhanced Geothermal Systems, sistemi che creano artificialmente la permeabilità nelle rocce calde. Così non si cerca un giacimento naturale perfetto, si costruisce un circuito termico. Progetti pilota e prime commesse mostrano che questa strada è praticabile, e la partecipazione di grandi aziende e investitori può abbassare il costo del capitale. Se la tecnologia si dimostrerà sicura e i regolatori offriranno procedure snelle, la geotermia potrebbe uscire dall’ombra e diventare componente stabile delle reti elettriche.