Moda autunno inverno 2025: si punta alla sostenibilità | Tessuti naturali e riciclati per capi innovativi

Materiali naturali, tessuti riciclati: la collezione moda autunno-inverno è improntata sulla sostenibilità, una fine virtuosa per il 2025.
Le aziende si preparano a un autunno inverno 2025 in cui la parola d’ordine è sostenibilità.
Si spera che non sarà solamente green washing, ma l’inizio di una vera svolta in termini di consapevolezza ecologica.
In un mondo dominato dal mercato e dal capitalismo, un reale cambio di rotta verso la green economy sembra impossibile.
A quanto pare, però, un passo è stato fatto verso un nuovo modo di concepire l’abbigliamento: ecco quali sono le caratteristiche della stagione in arrivo.
Moda autunno inverno: abbigliamento all’insegna della sostenibilità
Sono numerosi i fattori che concorrono alla difficoltà del raggiungimento di un vero cambiamento di rotta in ambito moda. Il mercato attuale è praticamente dominato dalla cosiddetta fast fashion, che propone capi di bassa qualità a prezzi stracciati, che necessitano di essere cambiati persino dopo pochi mesi di utilizzo. Questo fa comodo al mercato, ma distrugge il Pianeta, oltre a essere un sistema non compatibile con i diritti umani. Le aziende, quindi, sembra stiamo portando in campo alcune soluzioni sostenibili dal punto di vista economico, umano e ambientale, proprio in vista della prossima stagione.
Rigenerazione e riciclo sembrano essere le parole d’ordine, per delle collezioni con occhi puntati su praticità, funzionalità ed ecosostenibilità oltre che alla pura estetica. Le tecnologie che permettono di sfruttare materiali usati al meglio sono ormai state messe a punto, e non possono far altro che migliorare. Ciò non toglie che, è chiaro, se il consumatore non inizia a essere più consapevole e fare scelte dettate anche dall’etica, le proposte delle case di moda potrebbero semplicemente cadere nel vuoto.

Stavolta si fa sul serio: tessuti riciclati e rigenerati per tutto
I rifiuti tessili sono arrivati a quote annuali incredibili, e anche questo sta diventando un grosso problema per il Pianeta. L’importanza che dedichiamo alla bellezza apparente di un capo, per altro, supera in molti casi quella che il consumatore medio attribuisce alla sua percentuale di sostenibilità. Ancora tante aziende, inoltre, si rifiutano di partecipare a questa conversione, oppure sono opache rispetto alle percentuali di riciclo, provvedendo a operazioni di green washing che, nel concreto, non spostano nemmeno di poco la situazione.
Quest’anno ci sono numerose proposte di tessuti riciclati, come il poliestere, e rigenerati, come il cotone. Inoltre, verranno ampiamente utilizzati tessuti come la lana biologica, la seta cruelty-free o il cotone organico. Non resta, a chi ha disponibilità economica, che scegliere capi sostenibili.